venerdì, 26 Aprile 2024

Palermo, Clan Stidda: sequestrati beni per 400mila euro

Eseguito il sequestro di beni nei confronti di Antonio Maira, coinvolto nell'omicidio del PM Rosario Livatino e del fratello Giuseppe.

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La Polizia Anticrimine sezione Prevenzione Patrimoniali della Questura di Agrigento ha eseguito ieri il sequestro di beni pari a un valore di 400mila euro nei confronti dei fratelli Antonio e Giuseppe Maira, 71 e 65 anni, originari di Canicattì.

Come evidenziano gli investigatori, Antonio Maira è stato un nome di spicco dello scenario del crimine dell’agrigentino, poiché negli anni ’80 era parte del clan ‘Stidda’, per il quale si macchiò di diversi crimini subendo anche delle condanne.

Tra queste la più grave ricevuta durante un processo nel quale l’accusa era sostenuta dal Pm Rosario Livatino, il giudice assassinato negli anni ’90 e proclamato Beato domenica scorsa.

Nel 1986 Maira fu infatti condannato dal Tribunale di Agrigento alla pena della reclusione di 22 anni e 6 mesi, poi ridotta in appello a 17 anni e 6 mesi di reclusione. I vari collaboratori di giustizia credono sia stato proprio questo il motivo dell’uccisione del giovane giudice.

 

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