Mancano poco più di 20 giorni al voto delle politiche fissato per il 25 settembre. Meno di tre settimane a disposizione dei partiti per convincere una grande fetta di popolazione ancora indecisa su chi votare. I partiti guardano anche ai giovani, ma nei programmi le differenze sono sostanziali.
Manca meno di un mese alle elezioni politiche del 25 settembre e i sondaggi e la comunicazione dei vari partiti sono parametri da non trascurare per provare a leggere in anticipo quello che sarà l'esito finale.
La coltre grigia che avvolge i programmi elettorali è riuscita ad ammorbidire gli slogan urlati negli ultimi mesi dai partiti. La campagna elettorale è entrata nel vivo. Così Salvini e Letta si scontrano sul tema istruzione, mentre Meloni strizza l'occhio ai lavoratori autonomi proponendo ammortizzatori sociali universali. Intanto Berlusconi prosegue nella sua battaglia a favore della flat tax.
La scadenza delle liste elettorali è vicina e i partiti sono a lavoro per presentarle entro lunedì 22 agosto. Il M5s, tramite Giuseppe Conte, ha annunciato le proprie candidature mentre Salvini annuncia solo che "saranno delle belle liste". Intanto Giorgia Meloni torna a parlare della proposta di Fdi sul blocco navale.
Non si placano le polemiche interne al Pd dopo l'approvazione delle liste dei candidati. Renzi continua a pungere i dem e si prepara a sfidare Berlusconi al collegio di Milano centro. Giorgia Meloni prosegue la sua campagna elettorale: "Pronti a combattere la povertà, investendo sul lavoro".
Prove di alleanza tra Carlo Calenda e Matteo Renzi che nei prossimi giorni si vedranno per cercare di trovare un accordo. Intanto, il Pd rinvia la direzione a fine settimana e prosegue nella composizione delle liste. Di Battista chiude ogni possibilità di candidatura con il Movimento 5 Stelle.
Continua il botta e risposta tra Letta e Calenda dopo lo strappo tra Pd e Azione avvenuto ieri. Intanto, Conte ribadisce la volontà del M5s a correre senza stringere alleanze. Salvini e Meloni assicurano che il programma del centrodestra è quasi pronto.
Lo strappo tra Azione e Pd riporta il centrosinistra nel caos, mentre il centrodestra ribadisce la sua unità. Si aprono nuovi scenari, con Renzi che tende la mano a Calenda, mentre Conte evidenzia gli errori di Letta. Intanto, Salvini e Meloni sono già pronti a festeggiare la vittoria.
Calenda e Della Vedova mettono i paletti per una possibile alleanza con il Pd. Anche Ambiente 2050 cerca il dialogo con il partito di centrosinistra. Renzi e il centrodestra si scagliano contro la tassa di successione proposta da Letta. Zingaretti: "Tassare i plurimiliardari per dare una possibilità ai 18enni".
Il M5s ha deciso: nessuna deroga alla regola dei due mandati. Tra i pentastellati quindi si vedranno nuovi volti emergere e nomi storici abdicare. Intanto Azione continua a pescare da Forza Italia mentre Letta continua a definire le alleanze. Una cosa è certa: per i sovranisti, il tema dei migranti sarà una delle armi della campagna elettorale.