Altra giornata difficile per il Centrosinistra, con il Pd che dovrà gestire e ascoltare gli umori di Si e Verdi dopo il discusso accordo con Azione. Intanto, nel Centrodestra Salvini chiede di formare la squadra dei ministri prima del voto. Berlusconi approva, Meloni mostra una timida apertura.
Calenda e Della Vedova mettono i paletti per una possibile alleanza con il Pd. Anche Ambiente 2050 cerca il dialogo con il partito di centrosinistra. Renzi e il centrodestra si scagliano contro la tassa di successione proposta da Letta. Zingaretti: "Tassare i plurimiliardari per dare una possibilità ai 18enni".
Il M5s ha deciso: nessuna deroga alla regola dei due mandati. Tra i pentastellati quindi si vedranno nuovi volti emergere e nomi storici abdicare. Intanto Azione continua a pescare da Forza Italia mentre Letta continua a definire le alleanze. Una cosa è certa: per i sovranisti, il tema dei migranti sarà una delle armi della campagna elettorale.
Il centrodestra è uscito da Montecitorio più unito che mai. La divisione dei collegi elettorali e la regola per la nomina del futuro premier hanno unito Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia. Intanto Letta "non pone veti su nessuno", neanche su Renzi.
Oggi si riunisce il centrodestra per fare il punto sul voto del 25 settembre. Un incontro dal sapore di resa dei conti per i nodi che ci sono ancora da chiarire. Intanto, dal Nazareno Letta si assume il ruolo di front runner per quanto riguarda la colazione di centrosinistra.
Dal momento in cui Sergio Mattarella ha fissato le elezioni per il 25 settembre 2022, tutti i partiti hanno iniziato a muoversi. Il centrodestra è già pronto ma dovrà affrontare e risolvere alcune divergenze. Dall'altra parte, il Pd continua nella sua costruzione del campo largo a cui manca l'adesione del solo Calenda.
Ieri, Mario Draghi ha incontrato il Pd e il centrodestra. Berlusconi e Salvini pronti ad un governo Draghi bis senza i pentastellati altrimenti si va dritti al voto. Per il segretario dem Enrico Letta: "Sarà una bella giornata".
Sono giorni cruciali per il Governo Draghi che parlerà al Senato. Se il Presidente del Consiglio non dovesse proseguire sono a rischio vari provvedimenti. Mentre chi ha appoggiato il Governo fino ad ora si dichiara disponibile ad un Draghi-bis. Situazione confusa nei 5 Stelle.
Difficile riuscire a partorire analisi complete riguardo alla crisi di governo occorsa ieri. Tante dinamiche sono ancora in divenire, ma alcune considerazioni, su convinzioni ribaltate e leader in preda al caos, si possono comunque fare.
Si è votato fino alle 23 di ieri sera, con un'affluenza del 42,16%, poi lo spoglio ha decretato la vittoria del centrosinistra sul centrodestra. Cinque capoluoghi hanno cambiato amministrazione; il M5S si conferma solo a Mottola in Puglia.