“Nel caso in cui la situazione peggiorasse, con una interruzione totale di gas, attiveremo una allerta generale a livello di Ue e chiederemo agli Stati membri di ridurre il consumo del 15%, che equivale a 45 miliardi di metri cubi di gas“. È questo il “Piano per salvare l’inverno” messo a punto dalla Commissione europea. Secondo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Con questa riduzione potremo superare in sicurezza l’inverno anche in caso di interruzione completa di approvvigionamento di gas russo“.
“Piano per salvare l’inverno”: cosa prevede
Tutti i Paesi Ue, secondo quanto previsto dal “Piano” dovranno ridurre la domanda di gas del 15% tra l’1 agosto 2022 e il 31 marzo 2023. Dovranno, inoltre, aggiornare i piani di emergenza nazionali entro la fine di settembre per mostrare come intendono raggiungere l’obiettivo di riduzione di consumo di gas e, successivamente, dovranno riferire alla Commissione sui progressi ogni due mesi. Il nuovo regolamento consentirebbe all’esecutivo Ue di dichiarare, dopo consultazione con gli Stati membri, una “allerta dell’Unione” sulla sicurezza dell’approvvigionamento, imponendo una riduzione, la cui percentuale non è specificata nel piano, della domanda di gas a tutti gli Stati.
Von der Leyen: “Stop totale al gas scenario probabile”
Nel corso della presentazione del Piano a Bruxelles, von der Leyen ha sottolineato che il taglio totale delle forniture di gas all’Ue è “uno scenario probabile”. “Putin cercherà di fare pressione su di noi questo inverno – ha aggiunto la presidente della Commissione europea -ma fallirà drammaticamente”. A oggi, dei 27 Stati membri, 11 hanno già dichiarato lo stato di preallerta e uno ha dichiarato lo stato di allerta, ma la von der Leyen ha invitato all’unità: “Dobbiamo affrontare la questione della sicurezza energetica a livello europeo. Una crisi del gas nel mercato unico colpirà ogni singolo Paese membro dell’Ue. Abbiamo imparato la lezione della pandemia: sappiamo che in tempi di crisi la frammentazione è il nostro peggior nemico e che, se agiamo uniti, possiamo affrontare qualsiasi tipo di crisi. Siamo molto più forti della mera somma dei 27 Paesi. Sappiamo che c’è molto in gioco: il benessere dei nostri cittadini, i posti di lavoro, la nostra economia. Se agiamo insieme, possiamo superare le difficoltà“.