La crisi umanitaria in Ucraina è in rapido peggioramento. Centinaia di migliaia di civili sono intrappolati in città assediate senza acqua, cibo ed elettricità mentre le truppe russe continuano ad assediare il Paese. L’esercito ucraino sta cercando di evacuare i civili da Mariupol e da altre città attraverso sei corridoi umanitari, come dichiarato dalla vice primo ministro, Iryna Vereshchuk. La ministra per la reintegrazione dei territori occupati, in un video, ha fatto un appello alla Russia: “Hai assunto impegni pubblici ufficiali per cessare il fuoco. Abbiamo avuto esperienze negative quando gli impegni presi non hanno funzionato”, ha affermato.
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Ucraina, truppe russe in Transnistria per alcune esercitazioni
Sono giunte in Transnistria alcune truppe russe per svolgere un’esercitazione militare che simulava una risposta a un attacco con mezzi aerei e agenti tossici. A riferirlo, è stato il dipartimento locale della difesa russa. La Transnistria fa formalmente parte della Moldova, è una repubblica separatista filorussa autoproclamata, ma non riconosciuta dal Cremlino. La Russia, però, offre consistenti sostegni finanziari al territorio, che ospita una base militare russa con 1.500 truppe e, nel villaggio di Cobasna, un deposito con 22 mila tonnellate di munizioni. Mosca aveva mandato i suoi uomini come forza di pace dopo il conflitto del 1992, durato alcuni mesi e costato oltre 4mila morti, che segnò la separazione dalla Moldova, diventata indipendente dopo la dissoluzione dell’Urss.
Dalla fine di quella “guerra civile”, i soldati russi sono rimasti lì per controbilanciare la Romania, Paese Nato con una forte influenza sulla Moldova. Nell’ambito della guerra in Ucraina, la Transnistria potrebbe diventare un fronte supplementare per la conquista dello strategico porto di Odessa, distante appena 104 chilometri da Tiraspol, capitale della repubblica separatista.
La Cina accusa la Nato: “Spinge le tensioni Ucraina-Russia al punto di rottura”
“Le mosse della NATO, guidata dagli Stati Uniti, hanno spinto la tensione tra Russia e Ucraina a un punto di rottura”. Queste le parole del portavoce del ministero degli esteri cinese Zhao Lijian. Oggi, 9 marzo, in una conferenza stampa, Lijian ha esortato gli Stati Uniti a prendere sul serio le preoccupazioni della Cina ed evitare di minare i suoi diritti o interessi nella gestione della questione ucraina e dei legami con la Russia. Lo ha riportato l’agenzia di stampa Reuters.
China blames NATO for pushing Russia-Ukraine tension to ‘breaking point’ https://t.co/AB9OZDLxZG pic.twitter.com/UGkotHYsP7
— Reuters (@Reuters) March 9, 2022
Altre sanzioni da parte dell’Ue: scollegate banche bielorusse dallo SWIFT
Si ampliano le sanzioni contro Mosca e Minsk in seguito all’invasione dell’Ucraina. Infatti, dal circuito SWIFT sono state scollegate tre banche bielorusse. Incontrati a Bruxelles, i rappresentanti degli Stati membri hanno adottato anche nuove sanzioni contro il settore marittimo e le criptovalute. Hanno inoltre aggiunto alla loro lista nera altri leader e oligarchi russi.
SWIFT disconnection in #Belarus
The #EU Permanent Representatives have agreed to extend sanctions against “#Russian oligarchs and their family members” and to disconnect three #Belarusian banks from #SWIFT, the #French presidency of the EU stated. pic.twitter.com/cZ4GEGaizE
— NEXTA (@nexta_tv) March 9, 2022
Nuovi negoziati dopo incontro tra Lavrov e Kuleba
Il quarto round di colloqui tra Russia e Ucraina potrebbe essere pianificato dopo l’incontro Lavrov-Kuleba in Turchia. A sostenerlo l’analista politico bielorusso, Yury Voskresensky ai media russi. “Per quanto ne so, i colloqui si terranno dopo che il ministro degli Esteri russo e la sua controparte ucraina si incontreranno in Turchia”. L’incontro fra Serghei Lavrov e Dmitro Kuleba è previsto per domani, giovedì 10 marzo, il luogo in cui dovrebbe avvenire non è ancora stato reso noto.