Quello che sta succedendo nel nostro Paese fa paura a tutti, le tasche degli italiani si stanno svotando per far fronte alle spese quotidiane che aumentano a dismisura; il caro-benzina, ma anche il caro-energia e in generale il caro-vita stanno mettendo in ginocchio intere famiglie. A denunciarlo è il Codacons che, analizzando i dati Istat relativi all’inflazione di febbraio, ha calcolato come l’eccessivo aumento al 5,7% si sia tradotta in una maggiore spesa annua pari a +1751 euro per famiglia, destinata a salire nei nuclei con figli.
Già da mesi gli italiani stanno facendo i conti con l’aumento del caro-benzina, ma nelle ultime settimane, anche a causa del conflitto tra Russia e Ucraina, il prezzo del carburante è salito alle stelle. Secondo i dati del MiTe, Ministero della Transizione ecologica, il costo della benzina è aumentato del 13% dall’inizio del 2022, quello del gasolio del 15,2%, che tradotto significa 12 euro in più per un pieno di un’auto di media cilindrata.
Intanto i pescherecci della marineria di Fiumicino sono al terzo giorno di sciopero contro il rincaro del carburante, causando non pochi problemi alle pescherie e ai ristoranti per la difficoltà nel reperire il pesce fresco. Anche gli autotrasportatori continuano a lamentarsi: con il prezzo del gasolio a 2 euro al litro, gli 80 milioni stanziati dal Governo nei giorni scorsi per far fronte alla crisi del settore sono poca cosa. “La situazione è diventata drammatica, la politica è troppo lenta”, dichiarano le associazioni degli autotrasportatori. Con il costo del gasolio che continua a lievitare, in risposta ai mancati segnali del Governo, il fermo nazionale della categoria è inevitabile, e dopo gli scioperi delle scorse settimane, il 19 marzo si terranno una serie di manifestazioni di tir in tutta Italia.