sabato, 27 Aprile 2024

Israele, la Riforma Netanyahu sulla Giustizia diventa legge: opposizioni insorgono a Tel Aviv e Gerusalemme

L'approvazione del disegno di legge sulla Giustizia del Governo Benjamin Netanyahu è stata definitivamente accolta ieri sera, 24 luglio, dal Parlamento ebraico (Knesset). La Polizia è intervenuta duramente sui manifestanti. Cosa sancisce la legge e il racconto degli scontri al termine di 29 settimane di fuoco.

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I giudici di Israele non potranno più annullare le decisioni dei Governi ebraici sulla base del semplice fatto che sono “irragionevoli”. Per alcuni una liberazione dalle ingerenze dittatoriali della magistratura e un passo storico, per altri un chiaro segnale di deriva autoritaria da parte della maggioranza attuale. L’approvazione del disegno di legge sulla Giustizia del Governo Benjamin Netanyahu è stata definitivamente accolta ieri sera, 24 luglio, dal Parlamento ebraico (Knesset). La Riforma, che limiterà i poteri della magistratura, in particolare lo standard di “ragionevolezza” che permetteva ai giudici di bloccare senza difficoltà le azioni dei governi, ha suscitato nel Paese indignazione e proteste da parte di opposizioni e migliaia di manifestanti, che hanno invaso Tel Aviv e Gerusalemme per settimane. Nel tardo pomeriggio di ieri, al termine delle operazioni parlamentari, gli scontri tra cittadini e Polizia si sono intensificati; le principali autostrade che collegano le due città sono state occupate. A Tel Aviv le Forze dell’Ordine hanno dovuto utilizzare metodi forti, intervenendo pesantemente con idranti e agenti a cavallo.

L’obiettivo della coalizione di Governo era far approvare il disegno di legge prima del 31 luglio, ovvero la data che sancisce la chiusura estiva della Knesset. “Ora stiamo uscendo per una lunga pausa, e la stiamo iniziando sapendo che abbiamo approvato una legge importante“, ha dichiarato il ministro della Giustizia, Yarv Levin, al termine della sessione. Il Primo ministro, Benjamin Netanyahu, ha affermato in seguito alla votazione che il Governo si rivolgerà alle opposizioni anche durante la pausa estiva per risolvere le controversie insite nella Riforma. Inoltre, il capo del Partito Likud, ha dichiarato di aver cercato in ogni modo di ottenere colloqui produttivi con le opposizioni, che a loro volta avrebbero però voltato le spalle.

Il caos dopo l’approvazione

Durante le operazioni parlamentari per approvare definitivamente il disegno di legge sulla Giustizia, manifestanti si sono scontrati duramente con la Polizia a Tel Aviv. I disordini sono aumentati d’intensità in seguito alla notizia che la Riforma era diventata effettivamente realtà. Le due principale autostrade, la Begin e la Ayalon, sono state occupate per chilometri da cittadini muniti di bandiere israeliane. Circa 15mila persone, secondo le stime di The Times of Israel, si sono radunate al celebre incrocio Kaplan a Tel Aviv, ammassandosi per ore prima che le Forze dell’Ordine agissero con idranti e agenti a cavallo per sgomberare l’area, principale arteria della città.

Le proteste hanno poi coinvolto, inevitabilmente, la città di Gerusalemme. I manifestanti si sono riuniti prima fuori dalla Knesset per impedire lo svolgimento delle operazioni ai legislatori, poi nei pressi della Corte Suprema. Almeno 33 persone sarebbero state arrestate, secondo quanto riferito dalle autorità ebraiche. La Polizia è stata accusata da media locali di aver utilizzato metodi eccessivi e tattiche brutali durante le lunghissime 29 settimane di proteste. Nel disordine, un autista ha investito un gruppo persone che sbarravano la strada nel nord di Tel Aviv, ferendone tre in maniera grave. A Kaplan gli attivisti hanno acceso fuochi, sventolato bandiere e cantatoNon ci arrenderemo“.

Opposizioni: “Giorno triste”. Governo: “Atto democratico e necessario”

I capi delle opposizioni gridano al pericolo dittatura fin dall’inizio dell’introduzione alla Knesset del disegno di legge sulla Giustizia. “Si tratta di un giorno triste. Questa non è una vittoria per la coalizione, è la distruzione della democrazia israeliana“, ha dichiarato Yair Lapid, leader di opposizione, Primo ministro di Israele dal 1º luglio al 29 dicembre 2022. “Potremmo aver perso una battaglia, ma vinceremo la guerra“, è stato il commento più ottimista di Benny Gantz, leader di Unità nazionale. La coalizione di Governo, invece, esulta e sottolinea l’importanza dell’approvazione di questa Riforma. “Oggi abbiamo fatto un atto democratico necessario, un atto che vuole restituire una misura di equilibrio tra i rami del Governo. Tendo la mano in appello alla pace e al rispetto reciproco tra le parti“, sono state le parole di Netanyahu in un discorso televisivo andato in onda su Channel 13 nello Stato ebraico.

Il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, in riferimento all’assedio della Knesset durante la giornata di ieri, ha scritto su Twitter: “Questo è il Campidoglio. La sinistra è diventata da tempo antidemocratica e la destra sta cercando di restituire la democrazia a Israele“. A creare forte indignazione sono stati i metodi utilizzati dalla Polizia, che avrebbe fatto uso di acqua maleodorante spruzzata con cannoni sopra i manifestanti. Alcuni sarebbero stati costretti a tappare le vie nasali per controllare il fetore. “Questo ci mette sulla strada della dittatura. Non si fa questo alle persone che stanno protestando“, avrebbe detto Danny Kimmel secondo The Times of Israel. Gli agenti sarebbero riusciti a liberare le carreggiate delle autostrade soltanto intorno all’1:30 di oggi.

Bottiglie piene di sabbia, granate, arresti e feriti

Le autorità hanno notificato i manifestanti avrebbero scagliato contro gli agenti bottiglie piene di sabbia, ferendone almeno 13 tra Tel Aviv e Gerusalemme. La Polizia, in un primo momento, è stata equipaggiata con granate stordenti, come riportato dai media locali. La mano pesante delle Forze dell’Ordine rientra come conseguenza delle crescenti pressioni da parte del ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, che nelle scorse settimane ha licenziato il capo della Polizia di Tel Aviv, Amichai Eshed, colpevole di essere stato troppo indulgente con i manifestanti durante le oltre 20 settimane di disordini. Sono stati registrati anche diversi attacchi tra civili.

A Kfar Saba un furgone ha investito un gruppo di manifestanti che occupavano la Route 531. Il video, diffuso sui social, mostra l’accaduto. L’autista è stato poi arrestato dalle autorità e interrogato. Nel kibbutz Hatzerim, invece, 7 persone sono state arrestate dopo una rissa tra favorevoli alla Riforma e contrari. Il capo della squadra di sicurezza cittadina avrebbe sparato in aria con la pistola per cercare di sedare l’alterco. Come riportato anche da The Jerusalem Post, l’Unione europea ha espresso compiacimento e preoccupazione per i manifestanti israeliani. Un funzionario di Bruxelles avrebbe espresso rispetto per il voto della Knesset, ma dubbi riguardo il contenuto della Riforma.

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