venerdì, 26 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, pioggia di bombe su Mykolaiv: coprifuoco fino all’8 agosto. Kiev: “Evacuati 800 civili dal Donetsk”

Mykolaiv è ancora sotto attacco: nel pomeriggio sono proseguiti gli scontri, causando morti, feriti e distruzioni significative di intere aree residenziali; è stato introdotto un lungo coprifuoco dalle 23 di oggi alle 5 dell'8 agosto. Ue: "Mille pazienti ucraini sono stati trasferiti in 18 Paesi". La nave turca Fulmar S è salpata dal porto di Istanbul per caricare grano in Ucraina.

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Dopo i bombardamenti russi di stamattina su Mykolaiv, il capo dell’amministrazione militare regionale, Vitaly Kim, ha riferito di aver firmato “un ordine in base al quale verrà introdotto il coprifuoco su tutto il territorio dalle 23 del 5 agosto alle 5 dell’8 agosto 2022“. Mentre gli scontri imperversano in ogni angolo del Donbass, nelle ultime 24 ore sono stati evacuati ben 800 civili da quattro città della regione di Donetsk. La notizia è stata diffusa via Facebook dal Servizio di emergenza statale della regione, poi riportata dall’agenzia di stampa Ukrinform. Da quanto riferito, sembrerebbe che 725 persone, tra cui 85 bambini, abbiano lasciato Pokrovsk, altre 17 siano state evacuate dai distretti di Bakhmut e Kramatorsk, e 33, di cui 11 bimbi, siano ormai lontane da Toretsk. Le evacuazioni obbligatorie nel Donetsk sono cominciate martedì 2 agosto. Intanto sale il bilancio delle perdite subite dall’esercito russo: secondo l’ultimo monitoraggio del ministero della Difesa ucraino, sarebbero 41.650 i militari di Mosca morti dall’inizio dell’invasione. Solo ieri sarebbero stati uccisi ben 150 soldati nemici, ma si tratta di un bilancio che non può essere ancora verificato, ed è già stato smentito dalla Federazione russa.

Pioggia di bombe su Mykolaiv

La città di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale, è ancora sotto attacco russo: nel pomeriggio sono proseguiti gli scontri che hanno causato morti e feriti, tra cui un ragazzo. La notizia è stata data dal capo dell’amministrazione statale regionale di Vitaliy Kim, citato dall’emittente Espreso tv.  “Oggi pomeriggio i russi hanno nuovamente bombardato Balabanivka e il distretto di Korabelny, si sa che ci sono vittime e feriti”, si legge sul profilo Telegram del capo del Consiglio regionale Hanna Zamazeyeva. Il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Sienkovych, ha spiegato che “l’area colpita è molto vasta; case private e palazzi sono stati colpiti, ci sono incendi, distruzioni significative”.

Ue: “Mille pazienti ucraini trasferiti in 18 Paesi europei”

Dall’inizio di questo atroce conflitto sono circa mille i pazienti ucraini trasferiti in 18 Stati membri, mediante il Meccanismo di Protezione civile dell’Unione europea. Si tratta di persone in condizioni critiche evacuate in Germania, Francia, Irlanda, Italia, Danimarca, Svezia, Romania, Lussemburgo, Belgio, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Austria, Norvegia, Lituania, Finlandia, Polonia e Repubblica Ceca. Le ultime operazioni di trasferimento risalgono al 4 agosto quando due pazienti sono stati trasportati in Norvegia; solo il giorno prima altri due civili sono stati evacuati in Repubblica Ceca, 15 in Germania e quattro nei Paesi Bassi.

Partita nave da Istanbul per caricare grano in Ucraina

Questa mattina, 5 agosto, è salpata dal porto di Istanbul l’imbarcazione turca Fulmar S diretta verso le coste ucraine per caricare cereali destinati all’esportazione. “Questa nave, che è la prima ad andare in Ucraina, è partita questa mattina da Istanbul. Dopo che avrà ricevuto il carico, l’imbarcazione ripartirà. Per ora le nostre attività continuano come previsto e senza interruzioni, come dichiarato negli accordi“, ha affermato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar. Nel frattempo dai porti di Chernomorsk e Odessa sono partite altre tre navi con 58mila tonnellate di grano. Si tratta del cargo Navistar, battente bandiera panamense, salpato da Odessa e diretto in Irlanda con 33mila tonnellate, della nave maltese Rojen, diretta in Inghilterra, e della turca Polarnet diretta verso il porto di Karasu, le ultime due hanno lasciato l’area portuale di Chernomorsk.

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