sabato, 27 Aprile 2024

Suicidio assistito, ok alla strumentazione e al farmaco per Mario. Il 44enne tetraplegico: “Grazie a tutti per il sostegno”

Grazie al sostegno dell'Associazione Luca Coscioni, la raccolta fondi è andata a buon fine, raccogliendo in poche ore 5mila euro, indispensabili per aiutare Mario a ricevere l'opportuna strumentazione e il farmaco per eseguire il suicidio medicalmente assistito.

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Bloccato in un letto da ben 12 anni a causa di un incidente stradale. È la storia di Mario, nome di fantasia, il 44enne marchigiano tetraplegico, che ha dovuto aprire una raccolta fondi affinché qualcuno lo aiutasse nella sua battaglia, scegliendo la via del suicidio medicalmente assistito. Solo grazie al sostegno dell’Associazione Luca Coscioni, la raccolta fondi è andata a buon fine, racimolando in poche ore 5mila euro, indispensabili per aiutare Mario a ricevere l’opportuna strumentazione e il farmaco per eseguire il suicidio medicalmente assistito. Una battaglia, questa, portata avanti anche da Fabio Ridolfi, deceduto lo scorso 13 giugno, che ha dovuto scegliere la via della sedazione profonda.

Tuttavia, a detta dell’Associazione Coscioni “lo Stato Italiano non si è fatto carico dei costi dell’assistenza al suicidio assistito e dell’erogazione del farmaco, nonostante la tecnica sia consentita dalla Corte Costituzionale con la sentenza Cappato/Dj Fabo“. Nel frattempo, Mario ringrazia fortemente tutti per il sostegno e la vicinanza in questa battaglia: “Grazie a tutti per avere coperto le spese del mio aggeggio, che poi lascerò a disposizione dell’Associazione Luca Coscioni per chi ne avrà bisogno dopo di me. Continuate a sostenere questa lotta per essere liberi di scegliere“.

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