martedì, 19 Marzo 2024

Ryanair dirottato a Minsk, dalla Ue quarto pacchetto di sanzioni alla Bielorussia

Nella black list anche familiari di Lukashenko, militari di alto rango e giudici.

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La Bielorussia è nell’occhio del ciclone, dopo il dirottamento del volo Ryanair per un presunto allarme bomba e dell’arresto del giornalista dissidente Roman Protasevich, che successivamente avrebbe “confessato” di voler rovesciare il governo Lukashenko.

E arriva oggi il quarto pacchetto di sanzioni contro la repressione delle proteste e l’atterraggio forzato del volo Ryanair a Minsk. Si tratta di misure che “colpiranno 86 individui e quattro entità“, come dichiarato dall’alto rappresentante della Ue, Josep Borrell alla vigilia dell’incontro odierno tra i ministri degli esteri dell’Unione Europea e la leader dell’opposizione bielorussa, Svetlana Tsikhanouskaya.

L’intenzione di prendere seri provvedimenti raccorda gran parte dei ministri europei. All’incontro odierno, presente anche l’Italia con il ministro degli esteri Luigi Di Maio. Borrell chiarisce: “È un passo importante, di solito si resta nella sfera delle misure che colpiscono individui o imprese come quelle odierne. Perché quando si tocca l’economia di un paese, si toccano le persone che non hanno colpa, e cerchiamo di non farlo. Ma arrivati a certi punti occorre prendere misure molto più forti”.

In una intervista a Die Welt, il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, ha affermato: “Ulteriori sanzioni contro la Bielorussia sono inevitabili. Dobbiamo estendere le sanzioni a settori dell’economia, come l’industria dei fertilizzanti e dell’energia. E dobbiamo privare il governo della possibilità di raccogliere finanziamenti in Europa con l’emissione di bond”.

Il ministro degli esteri austriaco, Alexander Schallenberg, nello smentire le accuse su una mancata opposizione dell’Austria a nuove sanzioni economiche contro la Bielorussia, ha dichiarato: “Dopo questo atto insensibile di pirateria aerea di stato, dobbiamo chiaramente inasprire” le sanzioni contro la Bielorussia, ma non vogliamo punire il popolo bielorusso”.

Alla fine i ministri degli Esteri dell’Ue hanno deciso per l’iscrizione di 78 individui e 8 imprese nella ‘lista nera dell’Unione, con il divieto dei viaggi e congelamento di beni. Nella black list anche familiari di Lukashenko, militari di alto rango e giudici.

 

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