Un 30enne è stato arrestato per aver violentemente picchiato un 36enne, di professione chef, per derubarlo dello zaino che aveva addosso. Il pestaggio è avvenuto prima a mani nude e poi con l'utilizzo di una bottiglia di vetro e un sasso.
A distanza di due giorni, gli Agenti della Polizia di Stato hanno fermato i tre sospettai con l'accusa di tentato omicidio. Al momento, resta ancora da chiarire il movente del pestaggio.
I Carabinieri sono alla ricerca dell'aggressore. Poco prima che il suo cuore smettesse di battere, il senzatetto avrebbe rivelato il nome di chi lo ha ridotto in quelle condizioni.
Durante il pestaggio la donna è finita a terra e ha perso i sensi, al risveglio si è ritrovata in ospedale con la mascella e il naso fratturati per i pugni e i calci ricevuti.
Lite per gelosia della fidanzata è degenerata fino al pestaggio, la donna ne avrà per 30 giorni. A inizio luglio ha riportato la lesione del timpano con uno schiaffo.
Iniziate le procedure per dichiarare la morte cerebrale del più giovane, il 23enne di origine albanese. Le condizioni dei due sono apparse subito gravissime.
Le vittime arrivate allo spiazzale di un centro commerciale a Mantova dopo una telefonata, sono state aggredite con mazze da baseball e ridotti in gravissime condizioni.