lunedì, 29 Aprile 2024

Pestati con le mazze da baseball: morto uno dei due ragazzi massacrati. Si indaga nel modo dello spaccio

Iniziate le procedure per dichiarare la morte cerebrale del più giovane, il 23enne di origine albanese. Le condizioni dei due sono apparse subito gravissime.

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Atilio Ndrekai, il 23enne di origine albanese pestato a sangue insieme al 35enne Pier Francesco Ferrari, non ce l’ha fatta, sono infatti iniziate le procedure per dichiararne la morte cerebrale. Atilio e Pier Francesco sono stati picchiati selvaggiamente con delle mazze da baseball nel parcheggio di un centro commerciale a Mantova. Le condizioni dei due sono apparse subito gravissime, ore i sanitari sperano di riuscire a salvare il 35enne.

Sul luogo del massacro sono intervenuti tra gli altri i Carabinieri del Nucleo Investigazioni Scientifiche, l’auspicio degli inquirenti è quello di ricavare elementi utili a identificare gli autori del pestaggio. Nelle immediate vicinanze è stata ritrovata una delle mazze utilizzate.

Fonti investigative parlano di un regolamento di conti negli ambienti dello spaccio di droga. A seguito del decesso del giovane albanese, il magistrato che si occupa del caso, Fabrizio Celenza, trasformerà da tentato omicidio a omicidio l’ipotesi di reato nei confronti di ignoti.

Si tratterebbe, dunque, di un agguato organizzato forse per punire uno “sgarro” maturato nel mondo dello spaccio di droga. I Carabinieri suppongono che la vittima vivesse a San Giorgio di Bigarello (Mantova), a poca distanza da dove è stato picchiato, come l’altro giovane pestato, Pier Francesco Ferrari, 35 anni, con precedenti penali per droga. Il 35enne è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale Carlo Poma di Mantova.

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