Nuovi ribassi dei prezzi si registrano sulla rete carburanti, a seguito delle forti diminuzioni registrate sul mercato. L'Europa continua a lavorare a un "price cap" del gas.
Sergio Mattarella ha parlato stamattina, 9 settembre, all'Assemblea macedone: "L'Italia sta procedendo velocemente verso l'indipendenza dal gas russo. I Balcani sono un monito dell'urgenza per la maggiore integrazione tra Paesi".
Una flessione che non dà buone speranze, dopo la notizia della chiusura del gasdotto Nord Stream da parte di Gazprom a tempo indefinito, che ha portato gli investitori a reagire con un netto rialzo delle quotazioni.
A seguito del taglio dei rifornimenti di gas da parte di Mosca, il Ministero della Transizione Ecologica ha ideato un nuovo provvedimento per combattere i consumi, che prevede l'abbassamento di 1° grado della temperatura degli edifici, e l'accensione dei riscaldamenti con 8 giorni di ritardo.
La Germania ha deciso, a causa del taglio delle forniture energetiche dalla Russia, di non chiudere le tre centrali nucleari presenti sul territorio, come previsto dal Governo Merkel, ma di tenerne una attiva e mettere in standby le altre due fino ad aprile 2023.
Lo stop della fornitura dal gasdotto Nord Stream a tempo indefinito ha provocato un rialzo nel prezzo del gas, che oggi si è stabilizzato a 260 euro al megawattora. L'Iran si è proposto come nuovo fornitore europeo di idrocarburi.
Dopo le nuove misure contro il caro energia annunciate ieri 1° settembre, durante il Consiglio dei Ministri, quest'oggi 2 settembre arriva una nuova ipotesi per contrastare la crisi energetica, che passa attraverso l'adozione dell'ora legale tutto l'anno.
Al Tft di Amsterdam oggi si registra un nuovo calo del gas che scende a 231 euro al megawattora dopo il ribasso dello scorso 29 agosto a 271. Nel frattempo in Italia si è svolto il Consiglio dei Ministri, in cui è stato annunciato un nuovo provvedimento contro il caro energia in vigore dal 1° ottobre.
A fronte della discesa del prezzo del gas a 273 euro al megawattora, in Europa iniziano ad arrivare le prime misure contro il caro energia. I provvedimenti europei prevedono lo spegnimento delle insegne luminose di sera e una limitazione della temperatura dentro gli edifici.
L'azienda Cartiere del Polesine è stata costretta a mandare in ferie oltre 180 dipendenti e bloccare quattro linee di produzione dopo aver ricevuto una bolletta del gas da 9 milioni di euro. L'amministratrice della società ha dichiarato: " Non credo che a settembre la produzione ripartirà al 100%".