domenica, 28 Aprile 2024

Israele concede tregua di 4 ore al giorno, l’Iran avverte sull’ampliamento della guerra inevitabile

Israele concede una tregua di 4 ore ogni giorno nella zona nord di Gaza, in modo da consentire l'arrivo degli aiuti umanitari e la fuga dei civili. Nel frattempo, l'Iran avverte che "l'ampliamento della guerra è inevitabile".

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Oggi 10 novembre 2023, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista a Fox News ha affermato  che “Israele non cerca di conquistare, occupare o governare Gaza. Ciò che vogliamo è una Gaza smilitarizzata, deradicalizzata e ricostruita“, sottolineando però che sarà necessaria “una forza credibile” per porre fine al dominio di Hamas sul territorio.

Dovrebbe scattare oggi la tregua quotidiana di 4 ore concessa da Israele per permettere l’assistenza umanitaria e la fuga dei civili, nel frattempo l’Iran lancia un avvertimento: “Ampliamento guerra inevitabile”.

Israele: “Dobbiamo distruggere Hamas per il bene di tutti”

Il primo ministro israeliano ha affermato: “Dobbiamo distruggere Hamas, non solo per il nostro bene, ma per il bene di tutti”, ribadendo che il cessate il fuoco non è un’opzione nonostante le operazioni a Gaza stiano portando via “più tempo del previsto”.

“Un cessate il fuoco con Hamas significa arrendersi ad Hamas, arrendersi al terrore e la vittoria dell’asse delle minacce iraniane, quindi non ci sarà un cessate il fuoco senza il rilascio degli ostaggi israeliani”, ha detto.

Il rilascio degli ostaggi israeliani

Continuano i negoziati sul rilascio degli ostaggi israeliani catturati da Hamas il 7 ottobre 2023. Lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani ha lasciato questa mattina il Qatar e si sta dirigendo al Cairo per degli incontri che dovrebbero concentrarsi sul rilascio dei prigionieri. L’emiro è accompagnato dal primo ministro e ministro degli affari esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani e da una delegazione ufficiale.

Ospedale a Gaza a rischio, manca carburante per la corrente elettrica

Il direttore dell’ospedale indonesiano di Gaza, Atef Kahlout, ha trasmesso un videomessaggio in cui afferma che l’ospedale rischia di smettere di funzionare a causa della mancanza di carburante per alimentare la corrente elettrica. Si tratta dello stesso ospedale danneggiato da un raid israeliano che avevo come obiettivo colpire la zona di Taliza’tar, un’area nelle sue vicinanze. Tre volontari indonesiani erano nel seminterrato quando è avvenuto l’attacco, fortunatamente non hanno riportato ferite.

Iran: “Ampliamento guerra inevitabile”

Un ampliamento della portata della guerra a Gaza è inevitabile a causa della crescente “aggressione” israeliana. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian al suo omologo del Qatar, Sheikh Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani, secondo quanto riferito da Press TV.

Idf uccide membri della Forza Nukhba di Hamas

In una dichiarazione congiunta, l’Idf (Israel Defense Forces) e il servizio di sicurezza israeliano Shin Bet hanno affermato che le forze di Tel Aviv che operavano nel quartiere di Jabalia, nel nord di Gaza, hanno ucciso membri della forza Nukhba di Hamas che avevano partecipato agli attacchi nel sud di Israele il 7 ottobre 2023.

Tra i morti di Hamas ci sono Ahmed Musa, comandante di una squadra della Forza Nukhba che ha diretto gli attacchi alla base Zikim dell’Idf, al Kibbutz Zikim e alla postazione militare a Iftah, e il comandante sul campo di Hamas Omar Alhandi. Anche Muhammad Kahlot, il capo dell’unità di cecchini del nord di Hamas, è stato ucciso.

Israele concede una tregua di 4 ore ogni giorno

Israele ha accettato di fornire una tregua quotidiana di quattro ore nel nord della Striscia di Gaza, per permettere l’assistenza umanitaria e la fuga dei civili. Gli israeliani daranno un preannuncio di tre ore prima delle pause e ci saranno due corridoi umanitari che consentiranno alle persone di fuggire. Nel frattempo, il braccio armato della Jihad Islamica palestinese, le Brigate al-Quds, ha annunciato la disponibilità a rilasciare due ostaggi israeliani per motivi umanitari e medici.

Israele ha compiuto raid in Siria

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato di aver effettuato raid (incursione, attacco a sorpresa) in Siria. “In risposta a un drone dalla Siria che ieri ha colpito una scuola a Eilat (nel sud di Israele), le Idf hanno attaccato l’organizzazione responsabile dell’attacco”, si legge sul social X (ex Twitter). L’e df ritengono “il regime siriano pienamente responsabile per ogni attività di terrore che parte dal suo territorio”. Le Idf non chiariscono chi fosse dietro all’esplosione provocata ieri dal drone che, fortunatamente, non ha fatto vittime. Attualmente restano sconosciuti quali sono gli obiettivi colpiti in Siria.

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