venerdì, 19 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Kiev smentisce missili su Kherson. Erdogan: “Putin più aperto ai negoziati rispetto al passato”

Erdogan ha detto di voler anticipare i colloqui telefonici con Zelesnky e Putin. La mobilitazione parziale in Russia non ha una data di fine. A oggi reclutate 2mila persone e inviate a Kherson. Media israeliani: "Dieci iraniani uccisi in raid", la colpa è stata attribuita alle truppe ucraine. Presidente russo firma decreto per Consiglio coordinamento operazione speciale.

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Dopo l’accusa di questa mattina da parte delle autorità di Kherson nei confronti delle forze armate di Kiev di aver sganciato missili sulla città, a stretto giro è arrivata la smentita. Infatti, le truppe di Zelensky hanno confermato l’attacco al ponte di Antonovsky ma hanno negato la possibilità di feriti tra i civili perché i fatti sono accaduti a un orario in cui vige il coprifuoco. “Non colpiamo le infrastrutture critiche per uccidere, non colpiamo gli insediamenti pacifici e la popolazione locale”. Così la portavoce del Comando meridionale dell’Ucraina, Natalia Humeniuk.

Erdogan anticipa colloqui telefonici con Zelensky e Putin

Il presidente turco Erdogan ha dichiarato di voler anticipare i colloqui telefonici con il presidente ucraino Zelensky e quello russo. Ha inoltre aggiunto che “Putin sembra molto più aperto ai negoziati con Kiev rispetto al passato. Vedremo, quindi, dove questo sforzo diplomatico potrà portare”.

Cremlino: “Sempre aperti ai negoziati”

A confermare le parole di Erdogan ci ha pensato l’addetto stampa della Federazione Russa, Dmitry Peskov: “La nostra posizione non è mai cambiata ed è sempre stata aperta“. Poi ha puntualizzato: “A differenza dell’Ucraina che ha codificato con una legge il divieto a qualsiasi trattativa”. Inoltre, Peskov si è anche espresso riguardo alla fine della mobilitazione parziale in Russia: “Si deve partire dalle parole del presidente di circa due settimane. Non c’è una data più precisa“. Ad oggi si contano all’incirca 2mila reclutati inviati direttamente a Kherson per reintegrare l’esercito dalle perdite subite.

Putin firma decreto per Consiglio coordinamento operazione speciale

Il presidente Vladimir Putin ha apposto la firma sul decreto volto alla creazione di un Consiglio di coordinamento sotto il governo della Federazione Russa “per soddisfare le esigenze che emergono durante lo svolgimento dell’operazione militare speciale“. La nuova struttura sarà guidata dal Primo ministro Mikhail Mishustin.

Media: “Dieci iraniani uccisi in raid”

Sta facendo molto discutere questa ipotetica alleanza tra l’Iran e la Russia. Il primo Stato avrebbe inviato il proprio personale per aiutare le truppe di Putin o i piloti che manovrano i droni contro le città ucraine. Una fonte di Kiev alla tv israeliana Kan ha riferito che nell’ultima settimana le forze di Zelensky hanno ucciso 10 iraniani, inviati sul campo per aiutare le truppe di Mosca. Inoltre, la Casa Bianca ha sostenuto di avere le prove del diretto coinvolgimento sul terreno di membri dei Pasdaran in aiuto alle truppe russe impegnate in Ucraina.

Iran chiede ai connazionali di rientrare in Patria

Il Ministro degli Esteri di Teheran, sulla scia dell’esortazione di Pechino, ha chiesto a “tutti i cittadini iraniani che risiedono in Ucraina di lasciare immediatamente il Paese per proteggere la propria vita e la propria sicurezza”. Inoltre, si legge nel comunicato: “A causa dell’intensificarsi del conflitto militare e dell’insicurezza in Ucraina, è seriamente consigliato a tutti i cittadini iraniani di evitare viaggi in Ucraina”.

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