venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, Putin alla Nazione: “Ok mobilitazione parziale. Richiamati 300mila riservisti”

Dopo l'annuncio della mobilitazione parziale, Berlino l'ha considerato un "passo falso". In Russia c'è preoccupazione, esauriti voli diretti per Ereven e Istanbul. I Referendum non sono ben visti da tutti, movimento "Nastro Giallo" combatte pacificamente propaganda russa con manifesti e simboli. Sotto attacco Kharkiv, bombe su Zaporizhzhia.

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Le regioni occupate di Zaporizhzhia e Kherson hanno annunciato di voler chiamare i cittadini alle urne per decidere se aderire alla Federazione russa. L’annuncio ha mobilitato i pareri di più Paesi, dall’Ucraina stessa agli Usa. Zelensky ha ringraziato l’Occidente nel suo consueto videomessaggio serale per “la loro massiccia e ferma condanna delle intenzioni della Russia di organizzare uno pseudo-referendum”.

Putin: “I referendum hanno il nostro sostegno”

In un lungo discorso alla Nazione, il presidente russo, a nome di tutta la Russia, ha “dato il sostegno ai territori dell’Ucraina che hanno annunciato il referendum per l’adesione al Paese“. Il suo intervento ha toccato diversi punti salienti, tra questi ha ribadito l’inevitabilità dell’operazione militare speciale in Ucraina. “Gli obiettivi principali rimangono invariati”, l’ha detto Putin per poi sottolinearli: “La Repubblica popolare di Lugansk è stata completamente liberata, mentre quella di Donetsk lo è stata parzialmente”.

Vladimir: “Se minacciano con nucleare, anche noi l’abbiamo”

Ulteriori punti toccati dal Presidente nel suo discorso hanno riguardato le armi, in particolare quelle nucleari. Sempre col suo tono sommesso, sguardo freddo verso la camera, ha minacciato velatamente di essere pronto a utilizzare le armi nucleari. “Useremo tutti i mezzi a nostra disposizione. Coloro che cercano di ricattarci con quelle armi dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi“. Ha poi continuato ribadendo che il proprio Paese dispone di vari mezzi di distruzione, “e in alcune componenti più moderne di quelle dei Paesi Nato”.

Attivisti “Nastro Giallo” contrari al referendum a Kherson

Non tutti i cittadini hanno risposto favorevolmente alla chiamata alle urne. Sempre più persone sono contrarie al referendum. Gli attivisti del movimento “Nastro Giallo” hanno fatto irruzione nelle strade di Kherson affiggendo nuovi manifesti per tentare di demolire la propaganda russa. Hanno anche contrassegnato, simbolo distintivo del movimento, gli edifici con la lettera “Ï” o con una nastro giallo.

Presidente russo annuncia mobilitazione parziale Russia

Nel suo discorso alla Nazione, Putin ha annunciato la mobilitazione parziale per la guerra contro l’Ucraina e il richiamo di 300mila riservisti. Questo ha generato caos generale. Infatti, sono andati esauriti i biglietti per i voli odierni da Mosca verso Ereven e Istanbul, tra le poche destinazioni con volo diretto. Putin ha fatto il primo passo, ma la preoccupazione dilaga tra i russi perché la mobilitazione comporta anche la chiusura dei confini. Inoltre, pare sia stata una mossa azzardata quella del Presidente perché, stando ai sondaggi, solo il 3% della popolazione si dice disposta a combattere effettivamente per la Patria, a fronte del 70% che appoggia l’operazione militare e l’80% che sostiene Putin.

Berlino: “Annuncio Putin segna escalation”

L’annuncio del Presidente russo segna “una nuova escalation” nell’aggressione all’Ucraina. Secondo il vicecancelliere tedesco Robert Habeck: “Si tratta di un passo pessimo, sbagliato. Ora ci consulteremo per vedere come reagire sul piano politico”. Ha comunque ribadito che l’Ucraina dovrà continuare ad avere “pieno sostegno”.

Kharkiv sotto attacco. Bombe su Zaporizhzhia

Il sindaco di Kharkiv, Igor Terekhov, ha riferito che un missile russo ha colpito i grattaceli del distretto Kholodnohirskyi, il bilancio delle vittime è ignoto. Non c’è tregua per la centrale di Zaporizhzhia, l’operatore nucleare ucraino Energoatom ha accusato “i terroristi russi di aver bombardato la centrale atomica“.

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