giovedì, 28 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, Guterres: “Violata integrità territoriale”. Lavrov: “Operazione speciale è per aiutare i civili”

Incontro oggi tra il segretario generale Onu e il ministro degli Esteri russo. Guterres: "Preoccupazione per i rapporti sulle violazioni e sui crimini di guerra. L'invasione in Ucraina è una violazione dell'integrità territoriale". Lavrov: "L'operazione militare è per aiutare i civili. Invio di armi dall'Occidente sono un danno per i colloqui di pace"

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Nella giornata di oggi, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si è recato a Mosca per un incontro con i vertici, dopo il quale ha partecipato a una conferenza stampa insieme al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Da come si sono espressi pubblicamente, il dialogo sembra essere stato molto onesto e aperto, sebbene Guterres abbia mostrato una certa preoccupazione.

“Sono preoccupato per i rapporti su violazioni e potenziali crimini di guerra che richiedono indagini indipendenti per avere dei risultati affidabili. C’è bisogno di corridoi umanitari davvero sicuri ed efficaci e che vengano rispettati da tutte le parti: ho proposto un gruppo di contatto umanitario con Russia e Ucraina perché questi corridoi siano efficaci e rispettati. A Mariupol la situazione è preoccupante, serve un lavoro coordinato per consentire le evacuazioni sicure nelle direzioni che sceglieranno. È chiaro che ci sono due posizioni diverse: secondo la Federazione russa, quello che sta avvenendo è un’operazione militare speciale con un obiettivo non ancora annunciato. Per le Nazioni Unite, l’invasione russa dell’Ucraina è una violazione dell’integrità territoriale. Tuttavia sono fortemente convinto che prima si mette fine alla guerra meglio sarà per tutti”.

Le dichiarazioni di Lavrov

L’operazione in Ucraina è stata lanciata per aiutare i civili. Cinque convogli umanitari sono già stati organizzati con successo nelle regioni di Donetsk e Lugansk. La risoluzione dell’Onu contro la Russia non è stata approvata con il consenso pieno, molti Stati sono stati obbligati a votare, gli amici americani sanno ricattare. Decine di stati si sono rifiutati di sostenere questa risoluzione. Il diritto di veto resterà, è uno dei pilastri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.” Così il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov ha esordito durante la conferenza stampa con Guterres.

Riguardo l’invio di armi dall’Occidente, Lavrov ha detto che “se continuerà, dal negoziato difficilmente sortirà un risultato. L’Ucraina farebbe bene a rispondere rapidamente alle proposte presentate dalla Russia relative ai colloqui di pace, se davvero tiene al risultato dei negoziati. Se parliamo di atteggiamenti seri per lavorare nel quadro dei colloqui, sarebbe meglio che rispondano rapidamente alle nostre proposte, che sono state inoltrate più di dieci giorni fa”. I negoziati nella città di Mariupol, proposti dagli ucraini, sono stati definiti “un gesto teatrale; probabilmente volevano un’altra scena straziante”. Il ministro russo ha anche aggiunto: “Ogni giorno apriamo corridoi umanitari, lo facciamo anche a Mariupol ma sono prontamente ignorati dal battaglione Azov.”, mentre alla domanda di un giornalista a proposito di quale Paese potrebbe essere gradito alla Russia per la mediazione ha risposto: “È ancora presto per parlare di un mediatore”.

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