venerdì, 26 Aprile 2024

Caro energia, rincari price cap fonti alternative e cambiamenti climatici. Cingolani: “Inverno sicuro”

Aumento dei costi per la produzione di gas e produzioni gassose al 182,5%, disagi a famiglie e imprese. Istat: "rincari energia accentuati con guerra in Ucraina". Raggiunto accordo tra Israele e Libano sul gas.

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Con lo scoppio della crisi energetica i costi del gas e dell’elettricità sono aumentati a dismisura, causando non pochi disagi alle famiglie e alle imprese, con alcune di loro che sono state costrette ad aumentare i prezzi o ad abbassare la saracinesca definitivamente. I costi per la produzione del gas e dei combustibili gassosi sono aumentati del 182,5% tra il 2019 e il 2022. A rendere noto questo dato è l’Istat attraverso una tabella contenuta nel report sull’andamento dell’Economia italiana, pubblicata a settembre. Anche il gas naturale, sia liquefatto che gassoso, ha subito un enorme aumento arrivando al 775,9% secondo un report di World Bank. In aumento anche benzina e gasolio, rispettivamente al 20 e 36%. 

Per quanto riguarda la produzione e la distribuzione della corrente elettrica i prezzi sono aumentati, nel periodo osservato, del 131,5%. Nella nota pubblicata dall’Istat, si legge che: “I rincari dei prezzi energetici, registrati già a partire dal 2021 a seguito della ripresa ciclica post pandemica e accentuatisi notevolmente in seguito all’invasione dell’Ucraina del 2022 costituiscono un elemento di forte rischio per l’operatività delle imprese italiane”.

“In Italia inverno tranquillo nessun problema sul Gas”, energie rinnovabili come alternativa

Per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia, ed evitare che l’Italia rimanga senza scorte di Gas, il governo ha pianificato diverse misure, che comprendono l’abbassamento della temperatura dei riscaldamenti di un grado e l’accensione ritardata degli stessi. Nonostante queste misure, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, durante un webinar di Rcs Academy su Repower Eu, ha affermato che “in materia di Gas, abbiamo messo il paese in sicurezza e per tanto non avremo problemi durante la stagione invernale”. Il ministro ha poi parlato del price cap al prezzo dell’energia, affermando che in caso di accordo il problema dei costo del gas sarà risolto, ma questo non eliminerà i problemi di famiglie e imprese. “probabilmente il price cap sarà un intervallo entro il quale il Ttf potrà variare senza avere questi picchi di volatilità assurdi”, spiega Cingolani, mentre c’è da aspettare il 20 ottobre per scoprire se è stato raggiunto un accordo sul tetto al prezzo del gas.

Se da un lato il governo è “sicuro” sulle forniture energetiche per l’inverno, per alcuni bisognerebbe iniziare a pensare di utilizzare energie alternative e rinnovabili in modo da non dipendere dal gas. Per Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, “L’Italia può affrancarsi dal gas utilizzando le rinnovabili se si usano le batterie e le reti digitali a transizione si fa, è in corso in tutto il mondo ed è inevitabile, è un fatto di cui dobbiamo rallegrarci e di cui dobbiamo essere protagonisti”. Secondo Starace, durante i primi 6 mesi del 2022 le richieste di allacciamento dei Pannelli Fotovoltaici sono triplicate rispetto allo scorso anno per un totale di 1200 installazioni, ma con questo andamento verso la fine dell’anno si arriverà a 5 mila pannelli installati.

Cambiamenti climatici preoccupano L’Onu

Cominciare ad utilizzare fonti di energia rinnovabili non servirà soltanto per eliminare la dipendenza dal gas, ma anche ad evitare il cambiamento climatico. Secondo l’Onu la fornitura energetica proveniente da fonti alternative deve raddoppiare entro i prossimi otto anni per prevenire un ulteriore aumento della temperatura globale, e se questo obiettivo non venisse raggiunto “c’è il rischio che il cambiamento climatico, eventi meteorologici più estremi e stress idrico mettano a rischio la nostra sicurezza energetica e a repentaglio le forniture di energia rinnovabile”. 

Storico accordo sul gas tra Israele e Libano

Se in Europa si cerca di avere un tetto al prezzo dell’energia, dall’altro lato del mondo questa mattina 11 ottobre, si è raggiunto un accordo storico tra Israele e il Libano, dopo oltre 10 anni di trattative. L’intesa raggiunta dalle due nazioni, annunciata dal premier israeliano Yair Lapid, riguarda lo sfruttamento del gas proveniente dal giacimento di Karish, situato nel Mediterraneo orientale. “Si tratta di un successo storico che rafforzerà la sicurezza di Israele, farà affluire miliardi all’economia israeliana e garantirà stabilità al confine nord del Paese” ha detto il premier Lapid. L’intesa però non è ancora stata siglata, e secondo alcune fonti internazionali la firma potrebbe arrivare il 20 ottobre prossimo.

Greta Thunberg contro lo stop al nucleare

Visto lo scoppio della guerra in ucraina e la conseguente crisi energetica, arrivata dopo la decisione di Putin di sospendere le forniture di gas all’Europa, la Germania ha deciso, lo scorso 6 settembre, di posticipare al 2023 lo stop totale delle centrali nucleari lasciandone attive soltanto tre fino a quel momento. Greta Thunberg però non è d’accordo con la decisione del governo tedesco “se ancora sono in funzione credo che sarebbe un errore spegnerle e passare al carbone” dice la giovane attivista, in un intervento al Talk show di Sandra Maischberger.

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