venerdì, 26 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Kiev: “Scoperte 22 camere di tortura a Kharkiv”. Azov: “Mosca cercò di arruolare i soldati del battaglione”

Le autorità di Kiev hanno scoperto 22 camere di tortura nella regione di Kharkiv, l'ultima ritrovata il 5 ottobre a Pisky-Radkivskii, con un bilancio totale di 534 civili "uccisi dai russi". Questa mattina, 6 ottobre, quattro aerei di Mosca hanno scagliato missili sull'Ucraina, lanciandoli dalla Bielorussia. Indagine di Bild: "Denti d'oro trovati a Izyum sono solo vecchie capsule d'acciaio".

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Non c’è pace sul suolo ucraino e continuano ad arrivare notizie orrende dei crimini di guerra commessi dai russi. Le autorità di Kiev hanno scoperto in totale 22 camere di tortura nella regione di Kharkiv, l’ultima ritrovata il 5 ottobre scorso a Pisky-Radkivskii, nel distretto di Izyum. “Praticamente in tutte le città e le grandi città in cui si sono stabilite le truppe russe, sono stati trovati luoghi di detenzione di civili e prigionieri di guerra. I principali metodi di tortura includono percosse, soffocamento ed elettrocuzione, tra le altre pratiche”. Così si è espresso Serhii Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della Polizia regionale, citato dall’agenzia di stampa Ukrinform. Nelle stanze ritrovate a Izyum sono state rinvenute giacche e borse dell’esercito ucraino; pare che nell’edificio vi fossero anche una dozzina di soldati nemici. Bolvinov ha dichiarato che sono stati ritrovati 534 corpi di civili ucraini “uccisi dai russi” proprio nella regione di Kharkiv. “Purtroppo abbiamo già recuperato i corpi di 534 civili nei territori liberati tra cui quelli di 226 donne, 260 uomini, 19 bambini e di altre 29 persone di cui è impossibile determinare il sesso”, ha spiegato il capo dipartimento della Polizia, sottolineando che nel bilancio sono compresi i 447 cadaveri ritrovati nella fossa comune di Izyum il 16 settembre scorso. Intanto aumentano le vittime dell’attacco missilistico russo sferrato questa mattina su alcuni edifici residenziali di Zaporizhzhia: al momento sono state estratte 3 salme dalle macerie.

Kiev: “Raid missilistico russo dalla Bielorussia”

Nella mattinata di oggi, 6 ottobre, ben quattro aerei russi hanno scagliato missili sul suolo ucraino, lanciandoli dal territorio bielorusso. Lo ha reso noto Oleksiy Gromov, il vicecapo del dipartimento operativo principale dello Stato maggiore delle Forze Armate di Kiev e generale di brigata, e Yuri Ignat, il portavoce dell’Aeronautica Militare. “Questa mattina, 4 aerei Tu-22 M3 dell’aviazione strategica del Paese aggressore dallo spazio aereo della Bielorussia hanno lanciato un attacco aereo sul territorio dell’Ucraina. L’ultima volta che aerei russi avevano attaccato l’Ucraina dalla Bielorussia era stato 28 agosto“. Queste le parole delle autorità riportate dall’agenzia di stampa Ukrainska Pravda.

Azov: “Mosca cercò di arruolare i soldati del battaglione”

Il capo di Stato maggiore di Azov, Bogdan Krotevich, è tornato a parlare di quanto avvenuto nell’acciaieria Azovstal a Mariupol tra aprile e maggio scorso. Stando alle sue dichiarazioni pare che gli occupanti dopo aver catturato i soldati del battaglione abbiano cercato di arruolarli nelle proprie fila, con la promessa di “distruggere l’Occidente e gli Stati Uniti”. “Ragazzi, combattete bene”, questo pare che avrebbero detto i nemici agli uomini di Azov catturati. Krotevich ha spiegato, però, che le truppe si sono letteralmente rifiutate di combattere nell’esercito moscovita, perché “l’Ucraina è la loro patria” e il loro unico obiettivo resta “combattere contro chiunque attacchi il loro Paese”.

Mosca: “Impegnati a evitare guerra nucleare”

“Mosca non intende partecipare all’aumento del grado di retorica atomica messo in atto dai Paesi Nato-centrici. La Federazione russa è pienamente impegnata nel principio dell’inammissibilità della guerra nucleare“. Così si è espressa la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall’agenzia di stampa Tass. “L’Ue deve decidere fra i negoziati e il campo di battaglia di Borrell”, ha aggiunto.

Bild: “Denti d’oro trovati a Kharkiv sono solo vecchie capsule d’acciaio”

Ieri, 5 ottobre, l’esercito ucraino ha ritrovato “una scatola di capsule dentali d’oro” nel villaggio di Pisky-Radkivski a Kharkiv, che sembrava fossero state tolte ai civili torturati o uccisi. Secondo un’inchiesta avviata dalla testata tedesca Bild pare che la vicenda non sia come è stata raccontata dal Ministero della Difesa ucraino e che quei denti non fossero d’oro, ma di acciaio inossidabile. Probabilmente si tratta di vecchie protesi rimosse ad alcuni pazienti e poi rubate a un dentista ucraino. I media hanno incontrato l’odontoiatra che ha raccontato loro come siano stati i russi a rubare le capsule, forse pensando fossero d’oro e che dopo il ritrovamento potessero intimorire gli ucraini.

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