venerdì, 26 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca. A Bucha trovati 420 corpi. Bombardato ospedale a Mariupol

Bombardato ospedale a Mariupol, più di 300 persone sotto le macerie. I danni totali alle infrastrutture superano i 100 miliardi di dollari. Attacco al centro di Kharkiv, 15 morti e più di 50 feriti. A Bucha ritrovati 420 corpi. Scambio di prigionieri: 76 ucraini rilasciati. Oms: "Colpiti 147 strutture sanitarie, 73 morti e 53 feriti".

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Al 55esimo giorno di conflitti, continuano le azioni deplorevoli ai danni delle persone. Le stime odierne dell’Onu parlano di 2.104 civili morti dall’inizio dell’invasione, di cui 333 donne e 71 bambini, e 2.862 feriti. Il sindaco di Kharkiv, Igor Terekhov, denuncia alla Cnn “bombardamenti senza sosta di quartieri civili” da domenica, sottolineando che finora gli assalti si erano concentrati nella periferia della città. Terekhov ha detto che gli attacchi “negli ultimi giorni sono stati nel centro e hanno preso di mira civili pacifici. Nell’ultimo giorno e mezzo abbiamo avuto 15 persone uccise e più di 50 ferite, 15 morti in un solo attacco”. A Bucha, invece, dopo il ritiro delle armate russe la conta dei corpi trovati ammonta a 420, mentre 919 villaggi sono stati liberati dagli invasori nelle regioni di Sumy, Chernihiv, Kiev, Kharkiv, Zhytomyr e Zaporizhia. Intanto prosegue lo scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca: secondo quanto riferito dal vice primo ministro Iryna Vereshchuk, sono 76 gli ucraini che stanno tornando dalla Russia, di cui 16 civili e 60 militari; non è noto, tuttavia, quanti russi siano stati rilasciati in cambio. Sono invece 37 i diplomatici europei espulsi da Mosca, di cui 15 olandesi, 4 austriaci e alcuni belgi, come mezzo di ritorsione per i diplomatici russi cacciati dall’Europa.

Gli attacchi alla sanità ucraina

“L’Oms condanna inequivocabilmente l’aumento continuo degli attacchi contro l’assistenza sanitaria in Ucraina. Devono fermarsi. Ad oggi, l’Oms ha verificato 147 attacchi, 73 persone uccise e 53 ferite. La guerra non sarà una soluzione. Ancora una volta, invito la Russia a mettere fine alla guerra”. È con questo tweet che il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sta chiedendo lo stop immediato delle offensive contro il personale sanitario ucraino. Tuttavia, le sue preghiere cadono nel vuoto, infatti nel pomeriggio di oggi è stato colpito un ospedale vicino all’acciaieria presa di mira a Mariupol.

“I russi hanno lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all’Azovstal. Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini“. Queste sono le dichiarazioni rilasciate in un tweet dal parlamentare ucraino Sergiy Taruta e aggiunge che i civili si stavano rifugiando all’interno della struttura sanitaria “perché non ci sono altri posti dove nascondersi in una città distrutta”. Secondo una stima del ministro delle Infrastrutture, Olexandr Kubrakov, comunque i danni a tutte le infrastrutture colpite o distrutte sul territorio nazionale dallo scorso 24 febbraio ammontano a 100 miliardi di dollari e sarà possibile ricostruirle nel giro di due anni, se come finanziaria vengono usati i beni russi sequestrati nel mondo.

 

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