mercoledì, 24 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, chiesto corridoio umanitario per rifugiati acciaieria Azovstal. Unicef: “Senza acqua potabile in 6 milioni”

Nel 55esimo giorno sono stati rilasciati i numeri preoccupanti degli sfollati e anche di chi ha perso la vita dall’inizio del conflitto. Battaglia di cifre tra Kiev e Mosca, l’Unicef riporta il dato di chi è rimasto senz’acqua e gli Stati Uniti fanno una stima dei rifugiati nel loro Paese.

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Siamo nel 55esimo giorno di guerra. Negli ultimi 2 si sono registrati diversi bombardamenti, colpiti edifici residenziali come anche un parco giochi. La situazione è molto tesa, è iniziata la conquista del Donbass da parte di Putin, “a Lugansk è un inferno”, fa sapere Kiev. Tra la schiera di carri armati e militari, pagano le conseguenze della guerra anche i civili; i numeri degli sfollati o di chi ha perso la vita continuano a salire.

Acciaieria Azovstal: baluardo di resistenza

Ieri 18 aprile, nel 54esimo giorno, i russi hanno ancora preso di mira Mariupol, interessati maggiormente sono stati i civili che disperati si sono rifugiati nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal. Questa sembra essere l’ultimo baluardo di resistenza ucraina nella città. Oggi, il comandante del battaglione Azov ha chiesto ai leader mondiali di organizzare un corridoio umanitario per evacuare i civili, questo fa sapere il Kyiv Independent. Secondo una stima approssimata di Denys Prokopenko, sarebbero circa un centinaio le donne, gli uomini e i bambini nascosti nell’acciaieria. Eduard Basurin, rappresentante della Milizia popolare del Donetsk, al canale televisivo Rossiya 24: “L’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol da parte di gruppi speciali russi è iniziato”, questo riporta Ria Novosti. Fa sapere un rappresentante della Milizia che nell’acciaieria non ci sono dei civili, quindi ha negato tutto, ma le autorità locali ucraine ribadiscono sempre la presenza di civili.

La replica da Mosca

Il ministero della difesa russo ha esortato i combattenti ucraini ad arrendersi, si è rivolto a tutti coloro che si trovano nell’acciaieria. Dovranno arrendersi entro le 12 (le ore 11 italiane) e lasciare il sito disarmati tra le 14 e le 16. Mosca aggiunge che chiunque deporrà le armi verrà risparmiato. All’interno dell’acciaieria sono trincerati uomini del reggimento Azov, combattenti stranieri e quel che resta della 36esima brigata di fanteria della Marina.

Boichenko: “Deportati 40mila civili in Russia”

Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, lancia l’allarme per i civilideportati con la forza in Russia o nei territori controllati dai russi”, lo fa sapere la BBC e sarebbero circa 40mila. Il sindaco, parlando alla televisione ucraina, ha detto che tali numeri sono stati “verificati attraverso il registro municipale”.

L’allarme dell’Unicef: “Senza acqua potabile in 6 milioni”

Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia attraverso un tweet fa sapere che “più di un mese di intense ostilità hanno devastato le reti idriche, lasciando circa 4.6 milioni di persone con accesso limitato all’acqua”. Aggiunge che “in totale sono circa 6 milioni le persone che stanno lottando giornalmente per avere acqua potabile, uno dei beni essenziali”.

Rifugiati ucraini negli Stati Uniti: circa 5mila

Emerge il dato dei rifugiati ucraini arrivati negli Stati Uniti dall’inizio del conflitto, sono circa 5mila, secondo l’ultimo rapporto dell’agenzia della Customs anche Border Protection che controlla il flusso migratorio al confine. Fa sapere che circa 3mila sono arrivati attraverso il confine sud con il Messico.

Battaglia di numeri tra Kiev e Mosca

Kiev: “Più di 7mila crimini di guerra e 205 bambini uccisi”. Di contro, Mosca: “Sono 164mila i bambini uccisi dall’Ucraina in Russia da febbraio”. La Procura generale ucraina fa sapere che presumibilmente sono 7280 i crimini di guerra commessi dai russi sotto inchiesta in Ucraina, ha anche aggiunto la stima dei bambini uccisi che si aggirerebbe attorno ai 205, questo quanto riporta il Guardian. La Tass, citando fonti istituzionali, scrive: “Da febbraio quasi 880 mila persone, di cui 164 mila bambini, sono arrivate in Russia dall’Ucraina e dalle repubbliche autoproclamate del Donbass”. Aggiunge anche un dato preoccupante: “Il loro numero è aumentato di quasi 18mila persone nelle ultime 24 ore. Sono 713mila le persone che sono state evacuate in Russia dal Donbass, il resto è arrivato dal territorio dell’Ucraina”.

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