venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, bombe sulla Croce Rossa. Sindaco di Leopoli: “Uccisi 145 bimbi”. Mosca frena sul gas in rubli

Bombardata dalle truppe russe la sede della Croce Rossa a Mariupol, mentre il sindaco di Irpin dà notizia che ben 300 civili e 50 soldati sono morti in città dall'inizio del conflitto. Il delegato ucraino Podolyak avverte: "Referendum sull'intesa solo dopo il ritiro delle forze russe". Mosca sul pagamento in rubli del gas russo: "Si farà progressivamente".

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Venti di guerra continuano a soffiare sull’Ucraina, la pace, nonostante i colloqui di Istanbul, sembra ancora troppo lontana. La sede della Croce Rossa è stata bombardata dall’esercito russo a Mariupol; a darne notizia è il difensore civico dell’Ucraina, specificando che l’edificio che è stato colpito aveva un’insegna dell’organizzazione di volontariato sul tetto. “Anche i locali della sede di Mariupol della Missione consultiva dell’Ue in Ucraina (Euam) sono stati colpiti dai missili russi”, così l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Joseph Borrell. Intanto a Irpin, ennesima città ucraina su cui si sta accanendo da un mese a questa parte l’esercito di Mosca, sono stati uccisi 300 civili e 50 soldati. Il bilancio è stato dato dal sindaco Alexander Makrushin durante un summit, citato da “Ukrainska Pravda”. “Persone che non piacevano ai russi sono state appena fucilate. Con i carri armati hanno schiacciato i civili, dopo averli torturati”, ha chiosato. Sale a 15 il bilancio delle vittime che hanno perso la vita ieri mattina a Mykolaiv, dopo l’attacco al palazzo regionale. Anche nella regione di Kherson il dramma prosegue e le forze armate russe hanno sequestrato 8 persone a Naked Pier. Secondo i media locali, tra loro ci sarebbero anche diversi funzionari del governo locale.

Sindaco di Leopoli: “Oltre 145 bambini uccisi dai russi”

“Siamo arrivati al trentacinquesimo giorno dall’inizio della guerra e oltre 200mila soldati russi e migliaia di carri armati hanno invaso il nostro territorio. Ogni giorno centinaia di bombardamenti distruggono le nostre città, uccidendo i nostri civili. Oltre 145 bambini sono stati uccisi finora dagli aggressori russi“, questo il triste annuncio di Andriy Sadovyi, sindaco di Leopoli nel suo intervento al gruppo di lavoro sull’Ucraina del Comitato europeo delle regioni.

Mosca: “Il pagamento del gas in rubli si farà progressivamente”

Il Cremlino rassicura l’Occidente e fa sapere che il pagamento in rubli per le vendite di gas russo all’Ue, proposta messa in campo da Mosca per rispondere ai pacchetti di sanzioni, avverrà gradualmente. “Ne abbiamo già parlato, il pagamento e la consegna sono un processo esteso nel tempo. Non stiamo parlando di consegnare domani e di essere pagati la sera. No, è un processo più lungo, tecnicamente“, così il portavoce russo Peskov in conferenza stampa, facendo capire che non si tratta di un procedimento che entrerà di certo in vigore domani.

Negoziati a Istanbul, Kiev: “Referendum sull’intesa solo dopo il ritiro russo”

Dopo i colloqui di ieri, quasi tutti i delegati russi e ucraini presenti al tavolo negoziale si sono lasciati andare in dichiarazioni piuttosto speranzose nella fine del conflitto. Oggi sembra che le cose siano già cambiate e i diplomatici di entrambi i Paesi stanno posizionando nuovi paletti che potrebbero allontanare ancora il cessate il fuoco. “Il referendum nazionale” che potrebbe portare all’intesa tra Ucraina e Russia “si terrà solo dopo che le truppe russe saranno tornate alle loro posizioni antecedenti al 23 febbraio”, ha detto il negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak, in videocollegamento con i media internazionali a Leopoli. “Penso che nei prossimi giorni dovremo lavorare sui singoli termini del trattato, che dovrà essere accettato da tutti, anche dagli Stati garanti. La questione dei garanti del trattato è aperta, tutti possono partecipare. E l’Italia è interessata a parteciparvi. Saremmo molto grati se lo facesse”, ha aggiunto. I giornalisti gli hanno posto alcune domande sul ruolo di mediazione del magnate russo Roman Abramovich, e Podolyak ha sottolineato quanto la sua presenza sia “efficace” nel mediare tra le due delegazioni. Il capo negoziatore è stato poi interpellato sulla possibilità di un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Ha confermato che c’è ” la possibilità di un accordo preliminare” tra Mosca e Kiev.

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