I leader di Italia, Germania, Francia e Romania hanno incontrato il presidente ucraino a Kiev; un vertice già entrato nella storia. Al termine dell'incontro si è tenuta una conferenza stampa a cui hanno partecipato i cinque capi di Stato. Draghi: "Diamo sostegno alle indagini sui crimini di guerra dei russi. L'Europa abbia il coraggio di Zelensky".
Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz dopo la visita a Kiev hanno fatto tappa a Irpin. Il premier italiano: “Tutto questo deve essere visto e conosciuto”. Il Presidente francese: “I massacri perpetrati sono crimini di guerra. L’Ucraina deve resistere per vincere”.
Scholz prende una chiara posizione: “Aiuteremo l’Ucraina finché necessario”. Mario Draghi a Irpin: “Avete il mondo dalla vostra parte”. La Vice premier ucraina: “Incontro storico per un’Europa più forte, per un’Ucraina più forte”. Stoltenberg: “A Madrid attende summit che trasformerà la Nato”.
In tutta la regione di Kiev sono stati trovati più di mille corpi dopo il ritiro delle truppe russe. Il ministro degli esteri Dmytro Kuleba sostiene che il mondo sia in debito per quanto riguarda la guerra in Ucraina visto che il Paese ha rinunciato ad armamenti nucleari.
Aumenta il numero delle vittime anche a Chernihiv: in 700 hanno perso la vita e 40 sono considerate disperse. Mentre la Russia continua a negare la paternità degli attacchi, Zelensky chiede all'Europa "armi e un cocktail di sanzioni come molotov".
L'Ong Human Rights Watch su Twitter: "I russi hanno commesso violazioni delle leggi di guerra contro civili nelle aree occupate di Chernihiv, Kharkiv e Kiev. Prove di stupri e torture". Dopo i fatti di Bucha arriva il quinto pacchetto di sanzioni per Mosca, von der Leyen: "Embargo su carbone russo, blocco di 4 banche e stop agli accessi in Ue".
A Mykolaiv sale a 30 il numero dei morti dopo l'attacco all'edificio regionale. Intanto a Zaporizhia è avvenuto il secondo scambio di prigionieri dall'inizio del conflitto. La Croce Rossa non è riuscita a evacuare i civili da Mariupol; domani un nuovo tentativo. Il sindaco di Bucha: "La nostra città è finalmente libera".
Bombardata dalle truppe russe la sede della Croce Rossa a Mariupol, mentre il sindaco di Irpin dà notizia che ben 300 civili e 50 soldati sono morti in città dall'inizio del conflitto. Il delegato ucraino Podolyak avverte: "Referendum sull'intesa solo dopo il ritiro delle forze russe". Mosca sul pagamento in rubli del gas russo: "Si farà progressivamente".
Solo a Kiev più di 300 morti, tra cui molti bambini, e più di 1000 feriti. Il sindaco di Irpin: "La nostra città è stata liberata dal male di Mosca", ma per gli abitanti non è sicuro tornare nelle proprie case. Il pugno duro della legge marziale: fermati oltre 1700 cittadini ucraini in età militare che volevano varcare illegalmente i confini del Paese.
Oms: dal 22 marzo 64 attacchi agli ospedali, con un bilancio di 15 morti e 37 feriti. Il ministro della Salute ucraino riferisce che hanno perso la vita 6 medici e sono state bombardate 58 ambulanze. Intanto a Irpin e Hostomel piovono bombe al fosforo, lo ha detto il sindaco Oleksandr Markushin. Zelensky al Parlamento francese: "Mariupol come Verdun nella prima guerra mondiale".