Notte senza attacchi quella appena trascorsa sul fronte della crisi Ucraina-Russia. L’esercito ucraino solo ieri, 20 febbraio, ha accusato i separatisti filorussi di aver compiuto 80 violazioni al cessate il fuoco, mentre dalle prime luci dell’alba l’autoproclamata repubblica di Donetsk ha comunicato che un loro miliziano è morto e un altro è gravemente ferito in seguito ad alcuni combattimenti contro l’esercito di Kiev. Intanto, mentre sulle strade il tempo scorre a ritmo di proiettili, la diplomazia persegue ogni tentativo possibile.
Macron propone un vertice: sì di Putin e Biden
Al termine del secondo colloquio di giornata tra il presidente francese Macron e il suo omologo russo Putin, si è giunti probabilmente ad un accordo: il vertice tra il capo del Cremlino e l’inquilino della Casa Bianca, Joe Biden, si farà. Infatti, anche da Washington, nonostante i tanti allarmi di un’imminente invasione russa in Ucraina, sono arrivati flebili segnali distensivi. Il 24 febbraio si confronteranno il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, come “antipasto” del più atteso incontro tra i due presidenti.
DONBASS – È cominciata l’evacuazione della popolazione di Donetsk. #Donbass #donetsk #evacuazione pic.twitter.com/F4X2z4WSgk
— Lettera da Mosca (@lettera_mosca) February 18, 2022
Russia, dal Donbass 61mila profughi
Sono circa 61mila i civili in fuga dalla regione ucraina del Donbass. Hanno tutti valicato il confine e si sono riparati in Russia, nella regione di Rostov. Un atto non volontario ma imposto dai leader delle repubbliche filorusse di Lugansk e Donetsk, con l’evacuazione imposta venerdì, 18 febbraio. A rivelarlo, stamattina, il ministro russo per le emergenze, Alexander Chupriyan in una conferenza stampa, citato dall’agenzia Tass. Stato di emergenza che, oltre la regione di Rostov, interessa altre due regioni russe, per l’arrivo di profughi evacuati dalla regione ucraina del Donbass. Si tratta delle regioni di Penza e di Saratov, che si sono rese disponibili ad accogliere fra i 500 e i 1.500 profughi. Anche le regioni di Ryazan, Volgograd, Voronezh e Kursk, secondo l’agenzia stampa Interfax hanno proclamato lo stato di emergenza. A Kursk, le autorità locali fanno sapere che è giunto un treno con 525 civili dal Donbass.