venerdì, 26 Aprile 2024

Pechino 2022, cresce l’attesa per gli Azzurri. Sogno medaglia per Curling e Freestyle

Meno di quarantotto ore al via delle Olimpiadi Invernali di Pechino, 91 Nazioni si fronteggeranno in 15 discipline diverse. Forte il sostegno da parte del Premier Draghi, in Cina positivo, ma asintomatico, il Presidente Coni Malagò.

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Poco meno di quarantotto ore ci separano dalla 24esima Olimpiade invernale che si svolgerà a Pechino, dove ci saranno 91 Nazioni pronte a darsi battaglia nelle 15 discipline olimpiche. La capitale cinese sarà la prima città a fregiarsi dell’onore di aver ospitato sia le Olimpiadi estive che quelle invernali.
Sale vertiginosamente l’attesa verso Beijing 2022, anche se a destabilizzare l’ambiente italiano ci ha pensato il Covid, che ha colpito Giovanni Malagò. Il Presidente del CONI, nonostante abbia contratto il virus in forma asintomatica, è stato trasferito in una struttura dedicata e si trova sotto osservazione.
Non si è fatta attendere la telefonata di augurio per una pronta guarigione a Malagò da parte di Thomas Bach, Presidente del Comitato Olimpico Invernale, che si è detto dispiaciuto per l’inconveniente.

Giro di telefonate anche per il Premier Mario Draghi, che il giorno prima della positività di Malagò, si era mobilitato per un saluto e per rivolgere un grande in bocca al lupo agli atleti italiani. Il Premier inoltre, forte del clamoroso trionfo azzurro a Tokyo che portato il record di 40 medaglie per il Belpaese, si è sbilanciato sull’Olimpiade cinese.
Rivolgo alle atlete e agli atleti azzurri i più sinceri auguri per un’Olimpiade di successo a nome del governo e mio personale. Sono certo che anche a Pechino, come a Tokyo, l’Italia saprà farsi valere. Vi aspetto al vostro rientro”.
In barba al ruolo cruciale che svolge la scaramanzia, Mario Draghi non si sarà sentito sicuramente toccato, auspicandoci che il suo augurio sia figlio di una lungimiranza per il bis di successi alle Olimpiadi.

L’Italia Team a Pechino avrà l’ambizione e la voglia di fare meglio della spedizione di PyeongChang dove, quattro anni prima, collezionò dieci medaglie: 3 ori, 2 argenti, 5 bronzi. Impresa ardua, ma non impossibile con il curling e il freestyle tra le discipline maggiormente papabili per un podio.
Nel curling non si partirà da favoriti, ma ci sarà la costante imprevedibilità a far pendere qualche speranza in più a discapito di Nazioni più attrezzate, come Canada, Gran Bretagna, Svezia e Stati Uniti.
Nel freestyle invece occhi puntati su Simone Deromedis, attualmente tra i primi dieci al mondo nella disciplina. L’atleta trentino, dopo essere salito per la prima volta sul podio in Coppa del Mondo, sogna di bissare il traguardo nonostante la tremenda concorrenza dei francesi Midol e Tchiknavorian.

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