venerdì, 26 Aprile 2024

Ddl Zan, tempo scaduto: Renzi e Salvini ora allo scoperto. Dalla Lega 672 emendamenti

Alle 12 di oggi è terminato il tempo utile per le proposte di modifica al testo: è il momento che gli atti parlamentari siano la logica conseguenza di quanto è stato detto fino ad oggi.

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Tempo scaduto per gli emendamenti al Ddl Zan in Senato: da ora si vedrà chi lavora per costruire una mediazione utile all’approvazione della legge contro l’omotransfobia, come Lega e Italia Viva, e chi negli ultimi giorni si è nascosto dietro le nebbie delle parole. In altri termini, è il momento che gli atti parlamentari siano la logica conseguenza di quanto è stato detto fino ad oggi. Alle 12 di oggi è terminato il tempo utile per le proposte di modifica al testo.

Matteo Renzi spiega che a suo giudizio “un compromesso è possibile sugli articoli 1, 4, e 7“, ovvero gli articoli che, nell’ordine, introducono il concetto di “identità di genere”, che trattano la “libertà di espressione” e che riguardano “l’insegnamento anti-discriminazione nelle scuole”. Il leader di Italia Viva ritiene che “un accordo è a portata di mano“, perché ” la Lega, dopo mesi di ostruzionismo, ora si dice disponibile“. Anche Matteo Salvini, ultimamente, aveva espresso un invito al “dialogo”. Posizione nei confronti della quale il leader del Pd, Enrico Letta, dimostra aperto scetticismo, tanto da definire Salvini “omofobo”.

Non è certo oggi che si scioglieranno i nodi politici e si riveleranno le reali intenzioni dei partiti. La discussione riprende alle 16:30 ma mancano ancora diversi interventi in discussione generale e nei prossimi giorni l’Aula dovrà votare prima alcuni decreti.

Certo è che, con 672 emendamenti presentati, la Lega non conferma la tanto sbandierata volontà di mediazione. Oltre alle proposte di modifica presentate dal partito, ci sarebbero anche un’altra ventina di emendamenti a firma del vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli.

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