mercoledì, 1 Maggio 2024

Calcio, Boris Johnson: “Niente partite ai razzisti online. Senza se e senza ma”

Dopo gli episodi di razzismo avvenuti durante la finale di Euro2020, Johnson vuole impedire a chi invia insulti online di assistere alle partite.

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Dopo gli episodi di razzismo avvenuti a seguito del match Italia-Inghilterra, Boris Johnson ha affermato di sostenere il divieto che impedirebbe alle persone che inviano insulti razzisti online ai calciatori di assistere alle partite.

Durante un incontro avvenuto con altri parlamentari alla Camera dei Comuni, il Primo Ministro inglese ha affermato infatti che il Governo sta “prendendo delle misure pratiche” per vietare gli abusi razzisti nei confronti dei giocatori di calcio.

Secondo il premier inglese “se sei colpevole di insulti razzisti online sui calciatori, allora non andrai alla partita. Senza se e senza ma. Senza sconti e senza scuse”.

Attualmente, in Inghilterra il divieto di assistere alle partite non comprende infatti gli insulti fatti sul web ma solo quelli avvenuti di persona. Questo significa che bisognerebbe apportare una modifica alla legge sulla sicurezza online, un importante documento legale che protegge le persone e stabilisce le regole della netiquette, l’etichetta che dovrebbe caratterizzare il comportamento degli utenti del web.

Johnson ha anche dichiarato che, come parte di un aggiornamento del disegno di legge, le grandi aziende tecnologiche, come Twitter e Facebook, dovrebbero essere multate nel momento in cui non rimuovono rapidamente i contenuti illegali e dannosi dalle loro piattaforme.

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