venerdì, 26 Aprile 2024

Covid Italia, aumentano i contagi: esperti divisi su zona gialla e variante Delta

Bisogna monitorare i contagi, ma al momento pare non ci siano numeri per passare in zona gialla. Le prossime settimane saranno decisive.

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Aumento dei contagi e variante Delta destano sempre più preoccupazione, tanto da parlare nuovamente di restrizioni e ritorno alla zona gialla. Ma su questa possibilità, gli esperti sono divisi. Il Governo, tramite le parole del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, lancia un messaggio chiaro e piuttosto tranquillizzante: “Al momento non vedo, con i numeri attuali, la necessità di un ritorno di alcune Regioni in zona gialla. Ad oggi non c’è questo rischio ma vediamo cosa accade nelle prossime settimane”, ha affermato Sileri, che ha poi aggiunto: “Abbiamo numeri bassi e non vedo al momento neanche il ritorno di restrizioni”.

Però, per quanto queste dichiarazioni siano rassicuranti, le parole del virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano, fanno riflettere: “Alcune restrizioni potranno essere anche previste purtroppo, è orribile ma potrebbe essere necessario”. Per il momento, precisa, “i tamponi sono l’elemento fondamentale perché più tamponi facciamo più positivi troviamo, più li controlliamo e meno contagiano”. Ad oggi “abbiamo bloccato e ridotto il fronte dell’incendio, ma abbiamo tanti fuocherelli che se non monitoriamo ci scappano”.

C’è da aggiungere, come detto da Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova che “se non siamo in grado di far applicare il Green pass, di cosa vogliamo parlare. La sensazione è che questo sia un Paese che quando c’è da chiudere le scuole, i bar, i ristoranti le discoteche sono tutti bravi. Quando c’è da costruire la convivenza con il coronavirus, con alcune regole semplici come appunto il Green pass e il tracciamento, arranchiamo. Allora il ritorno della zona gialla è una stupidaggine, dobbiamo far rispettare le regole che ci sono. Prima di chiudere di nuovo bisogna essere seri con le persone e far rispettare le misure che ci sono”. Il primario ha anche aggiunto: “Basta poi terrorizzare le persone con la variante Delta. Così non si va da nessuna parte. Cerchiamo di dare informazioni semplici e chiare, che le persone possano seguire”.

Alla fine, come dichiarato da Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma: “Quelli che sono gli interventi da fare rimangono sempre gli stessi: se aumentano i casi si arriverà alle zone gialle, poi arancioni e rosse. Il sistema dei colori non è mai cambiato. Quello che dovrebbe emergere in maniera fortissima è che occorre raggiungere questa benedetta immunità di gregge. Se ci riusciamo possiamo anche pensare, al limite, di lasciare circolare il virus”.

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