venerdì, 29 Marzo 2024

Covid Europa, allerta internazionale variante Delta. Ecdc: “Ad agosto arriverà al 90%”

Dopo l'aumento dei contagi da Covid-19 sia in Italia che in tutta Europa, la variante Delta diventa "allerta internazionale". La Russia, la Spagna ed il Portogallo sono gli Stati che preoccupano di più visti i continui nuovi focolai ed i casi dovuti al ritorno di turisti e tifosi. In arrivo nuove misure e restrizioni.

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Dopo l’aumento dei contagi da Covid-19 sia in Italia che in tutta Europa, la variante Delta diventa “allerta internazionale”. La Russia, la Spagna ed il Portogallo sono gli Stati che preoccupano di più visti i continui nuovi focolai ed i casi dovuti al ritorno di turisti e tifosi. Per questo, il Ministero italiano della Salute, visto “l’allarme Delta”, ha diffuso una circolare che detta le misure e nuove raccomandazioni.

“L’allentamento delle misure di controllo nelle ultime settimane – si legge nel documento firmato dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza – ha generato un aumento della mobilità delle persone a livello nazionale e internazionale, portando a un aumento delle interazioni sociali della popolazione. Nel contesto italiano, in cui la campagna di vaccinazione non ha ancora raggiunto coperture sufficienti in tutte le fasce di età, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante”.

Quindi per contenere ed attenuarne l’impatto, è importante mantenere l’incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e il sequenziamento massivo di Sars-CoV-2, per poi individuare precocemente e controllare l’evoluzione di varianti genetiche nel Paese.

Secondo la circolare ministeriale: “Alla luce di quanto sopra riportato, vista l’attuale distribuzione delle varianti del virus Sars-CoV-2, si raccomanda pertanto di: continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti del virus Sars-CoV-2  rafforzare le attività di tracciamento dei casi e dei contatti di caso; applicare tempestivamente e scrupolosamente sia le previste misure di contenimento della trasmissione, che le misure di isolamento e quarantena in caso di Delta sospetta o confermata, per le quali si rimanda alla Circolare n. 22746 del 21 maggio 2021”.

Il dicastero raccomanda di “applicare le indicazioni della circolare del ministero della Salute n. 3787 del 31 gennaio 2021, sequenziando prioritariamente i campioni provenienti da: soggetti vaccinati contro Sars-CoV-2 che successivamente si infettano nonostante lo sviluppo di una risposta immunitaria al vaccino; soggetti in contesti ad alto rischio, quali ospedali nei quali vengono ricoverati pazienti immunocompromessi positivi a Sars-CoV-2 per lunghi periodi; casi di reinfezione; soggetti in arrivo da Paesi con alta incidenza di varianti Sars-CoV-2; in caso di aumento dell’incidenza o cambiamento nella trasmissibilità e/o virulenza dell’infezione in un’area; soggetti appartenenti a cluster per valutare la catena di trasmissione e/o l’efficacia di strategie di contenimento dell’infezione”.

È inoltre necessario garantire strategie vaccinali che tengano conto della possibile minore protezione contro le infezioni da variante Delta dopo una sola dose di vaccino, dell’efficacia sostenuta della vaccinazione completa e della necessità di effettuare una vaccinazione completa contro Covid-19 il prima possibile, se è disponibile, negli individui a rischio di grave infezione.

Fine agosto, Delta al 90%
Secondo le stime diffuse dall’Ecdc – Centro europeo per la prevenzione ed il controllo della malattia – sulla base delle ultime evidenze disponibili, si prevede che in Europa il 70% delle nuove infezioni da Sars-CoV-2 sarà dovuto alla variante Delta (B.1.617.2) entro l’inizio di agosto e il 90% entro la fine di agosto. Qualsiasi allentamento delle misure non farmacologiche durante i mesi estivi, in atto nell’Ue/Spazio economico europeo all’inizio di giugno, senza un contemporaneo aumento dei livelli di vaccinazioni complete nella popolazione potrebbe portare ad un repentino e significativo aumento dei casi Covid-19 giornalieri in tutte le fasce d’età, e soprattutto in quelle sotto i 50 anni, con un incremento associato dei ricoveri e decessi.

Portogallo e Spagna
L’aumento dei contagi nella Penisola iberica spaventa e c’è chi, come la Francia, sconsiglia ai propri cittadini di andare in vacanza in Spagna e Portogallo. Ma questa diffusione si rileva soprattutto tra i giovani non vaccinati e soprattutto dopo eventi in luoghi chiusi o di ritorno dalle vacanze. Ad esempio “tra l’8 e il 13 giugno 2021, sono stati registrati 81 casi su 16 voli di ritorno da Palma di Maiorca, e 60 casi su 14 voli provenienti da Faro, in Portogallo. Nello stesso periodo, il sistema di sorveglianza generale dei Paesi Bassi ha rilevato 205 casi in persone di età tra i 15 e i 19 anni con una storia di viaggio recente in Spagna o Portogallo. In queste destinazioni sono probabili contatti stretti e frequenti con altri individui della stessa fascia d’età e, considerando che la maggior parte di loro non è (ancora) vaccinata, i rischi di trasmissione potrebbero essere alti”.

“Le autorità sanitarie spagnole  hanno notificato un ampio focolaio di Covid-19 tra gli studenti spagnoli di ritorno dalle Isole Baleari. All’8 luglio sono stati registrati 3.073 casi positivi e 8.656 contatti con un collegamento a Maiorca e 1.965 casi con 5.824 contatti con collegamento ad altre destinazioni. Il sequenziamento è in corso; l’analisi preliminare ha mostrato, per la maggior parte dei campioni, la presenza di variante Alfa e, in numero inferiore, di variante Delta”.

Per questi motivi le autorità sanitarie spagnole stanno valutando nuove restrizioni nelle diverse comunità autonome per controllare la situazione e raccomandano di cancellare tutti i viaggi di questo tipo con destinazione Maiorca.

Russia
Sono stati numerosi i casi di Covid-19 tra i circa 4.500 tifosi di Uefa Euro 2020 di ritorno dalle partite in Russia”, ricorda ancora il ministero: “La maggior parte del traffico di ritorno in Finlandia ha avuto luogo tra il 21 e il 25 giugno 2021. A partire dal 1° luglio 2021, sono stati notificati 481 casi confermati tra i passeggeri di ritorno dalle partite a San Pietroburgo e 165 casi secondari. L’analisi di un sottoinsieme di campioni prelevati dai casi di tifosi positivi ha confermato la presenza di variante Delta in tutti i casi finora sequenziati”.

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