lunedì, 7 Ottobre 2024

Strage del Mottarone, l’inchiesta si allarga: indagate 12 persone e 2 società

Nuovi scenari nell'inchiesta della strage del Mottarone, undici nuovi nomi si aggiungono alla lista di persone indagate.

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Continua l’inchiesta sulla strage della funivia del Mottarone, che il 23 maggio, ha causato la morte di 14 persone, tra cui la famiglia del piccolo Eitan, unico sopravvissuto. Al momento sono quattordici gli indagati elencati nella richiesta di incidente probatorio, tra cui le due società che si occupavano della manutenzione dell’impianto, Ferrovie del Mottarone e la Leitner.

Sono undici il numero di indagati che si aggiungono ai tre già precedentemente fermati e poi scarcerati nei giorni dopo l’incidente. Si tratta di Luigi Nerini, gestore della funivia, Enrico Perocchio, il direttore d’esercizio e infine l’unico ai domiciliari, il capo servizio Gabriele Tadini.

Gli “ultimi arrivati” sono Antonio Seeber, presidente del Consiglio d’amministrazione della Leitner, Martin Leitnerm consigliere delegato della stessa azienda, Peter Rabanser, dirigente responsabile del Custumer Service della Leitner, delegato per l’ambiente e la sicurezza relativa agli impianti a fune. Oltre a loro è indagato anche Rino Fanetti, dipendente Leitner, esecutore della testa fusa della fune traente superiore della cabina 3, poi precipitata.

Agli atti, firmati dal procuratore di Verbania Olimpia Bossi e dal pm Laura Carrera, c’è anche la contestazione del reato di attentato alla sicurezza dei trasporti nella richiesta di incidente probatorio notificata oggi per le dodici persone e per le due società coinvolte nella tragedia. I reati già noti nelle indagini sono rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, aggravata dal disastro e un reato di falso contestato solo a Gabriele Tadini, il capostazione.