Arrestate 18 persone per detenzione e spaccio di stupefacenti a Messina: tra gli indagati un esponente dalla famiglia Nirta ai vertici della 'ndrangheta calabrese
È avvenuto tra Monreale e il quartiere Boccadifalco di Palermo. I carabinieri della compagnia di Monreale hanno eseguito un'ordinanza cautelare nei confronti di 4 persone. All'operazione è stato attribuito il nome in codice "panaro", che in siciliano vuol dire appunto paniere, poiché gli inquisiti consegnavano gli stupefacenti agli acquirenti attraverso un paniere calato giù dal balcone.
I trafficanti erano soliti cambiare frequentemente veicoli, alloggi, numeri di telefono, mai a loro intestati, e nascondere la droga e il denaro frutto dello spaccio nei doppi fondi delle auto, nello sciaqcuone del water o nelle camerette dei figli.
La droga veniva ordinata tramite messaggi sui Telegram e Instagram, una volta scelta la tipologia di sostanza stupefacente e la quantità, i pusher davano appuntamento ai clienti in piazze o parchi della Brianza.
Dalle indagini è emerso che all’atto di richiesta del beneficio, l’uomo, omettendo di comunicare che nel proprio nucleo familiare c’era anche la compagna ai domiciliari per spaccio di droga, avrebbe intascato l’indennizzo senza avere i requisiti di legge.
È stato fermato dai Carabinieri per una perquisizione durante un controllo di routine; pensava di passare inosservato, ma non è sfuggito al fiuto di Harry.
Un 30enne di Rieti è stato tratto in arresto dalle Forze dell'Ordine per detenzione ai fini di spaccio di cocaina su iniziativa della locale Procura della Repubblica.
Il 38enne lo scorso luglio era già stato arrestato per maltrattamenti aggravati in famiglia e per aver cercato di gettarsi dal balcone con in braccio il figlioletto di nove mesi, per poi finire rilasciato il giorno dopo.
Maxi blitz antidroga a Palermo: 58 misure cautelari. Spaccio a conduzione familiare e baby pusher per le attività. Proventi pari a 1.5 milioni di euro.