Otto persone sono state arrestate nell’ambito di un’indagine dei carabinieri di Monza con l’accusa di gestire un giro di spaccio di sostanze stupefacenti sui social. Trenta i chilogrammi sequestrati nel corso dell’attività investigativa e una pistola revolver. Secondo quanto emerso dalle indagini, due gruppi di spacciatori, tra loro collegati ma operanti in due aree differenti, utilizzavano i social come vetrina per attirare i clienti.
La prevendita delle varie tipologie di droga, marijuana, hashish e cocaina, con tanto di preziario e fotografie, avveniva tramite i canali di messaggistica di Telegram e Instagram, abilitando l’opzione per la cancellazione dei messaggi inviati, così da eliminare ogni traccia, ricorrendo a brevi conversazioni telefoniche solo per gli appuntamenti. Una volta scelta la tipologia di sostanza stupefacente e la quantità, la consegna della merce avveniva tramite appuntamento in una piazza o in un parco della Brianza.
L’attività investigativa dei carabinieri è partita dopo un primo arresto nel 2019; le indagini hanno documentato come i due gruppi, uno operante nell’area del Vimercatese e l’altro tra i comuni di Limbiate e Varendo, hanno venduto centinaia di dosi di droga in tutta la provincia di Monza dall’estate del 2019 a marzo 2021, non fermandosi nemmeno in piena pandemia.