Nella giornata di oggi, martedì 13 dicembre, la Penisola sarà nettamente divisa in due dal punto di vista termico: clima tipicamente invernale al Nord, meglio al Centro-Sud e nelle Isole. Da giovedì torna la pioggia e saranno coinvolte anche le regioni del Nord con un importante carico di neve sulle Alpi.
L’evoluzione per i giorni successiva resta incerta, ma non è esclusa la possibilità di una nuova perturbazione già a partire dalla tarda serata di giovedì 8 dicembre, in occasione della Festa dell’Immacolata, che porterà piogge soprattutto al Centro-Nord, con nevicate sulle zone alpine.
La Protezione Civile ha diramato per la giornata di oggi allerta gialla su tre regioni. L’evoluzione per i prossimi giorni resta incerta; al momento non si prospetta un miglioramento, anzi altre precipitazioni sono attese nel nostro Paese, senza escludere la prima vera ondata di aria fredda della stagione.
La perturbazione che ha causato forti piogge nel weekend si sta gradualmente spostando verso Est, favorendo un indebolimento dei venti e l’attenuazione delle precipitazioni al Centro-Sud; ancora rovesci al Nord.
Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina il costo dell'energia è salito arrivando a cifre esorbitanti ma l'Unione Europea è rimasta a guardare in attesa di un accordo sul prezzo del gas arrivato solo di recente. Comuni e Regioni hanno fatto da soli prevedendo bonus e sconti ai cittadini di propria iniziativa già da tempo.
Le temperature continueranno a salire e riscaldare un ottobre anomalo ovunque sulla penisola. Il Dipartimento della Protezione Civile segnala rischio idrogeologico al Nord mentre al Su prevale ancora il bel tempo.
Si iniziano a chiudere i rubinetti lungo tutta la penisola per far al problema siccità. In attesa delle disposizioni nazionali, molti Comuni e Regioni hanno iniziato a prendere provvedimenti.
Forte incremento delle temperature che potranno sfiorare anche i 40° nel nostro Paese, specialmente nelle giornate tra giovedì 16 e venerdì 17 giugno, dove si raggiungeranno i picchi massimi. Possibili rovesci, invece, nelle montagne del Triveneto e lungo l'Appennino.