Arrivati a casa dei coniugi, i Carabinieri hanno ritrovato la donna ormai cadavere, mentre l’uomo presentava delle ferite la cui origine, da una prima ipotesi, si pensa essere autolesionistica.
Dopo la Marmolada anche il ghiacciaio Vedretta di Vallelunga sta soffrendo per le temperature troppo elevate, "potrebbe non sopravvivere a questa estate" ha detto il proprietario di un rifugio. Dal cuore delle Dolomiti, invece, un pilastro si è staccato dalla Moiazza ed è precipitato a valle: nessun ferito, tragedia sfiorata.
È atteso per questa sera, 8 luglio, l'esito del Dna delle vittime ancora non identificate. Sul posto, continua l'intervento della squadra, formata da 14 persone. Messo a disposizione anche un elicottero, in caso di possibile evacuazione rapida della squadra.
L'elenco delle vittime è salito a 9. Certa l'identità di Paolo Dani, Filippo Bari, Davide Carollo e Liliana Bertoldo. A questi vanno aggiunti due escursionisti cechi. Tre, invece, sono i corpi ancora senza nome e 5 i dispersi. Si tratta di Emanuela Piran, Gianmarco Gallina, Davide Miotti, Erica Campagnaro e Nicolò Zavatta.
I soccorritori hanno trovato e recuperato i resti di altri alpinisti travolti dalla valanga di ghiaccio: salgono a 9 i corpi, due in più rispetto a ieri, tra cui 4 riconosciuti dai parenti e 5 ancora non identificati. Continuano le ricerche sul luogo della tragedia.
È stato identificato uno dei feriti senza nome, ricoverato da domenica in stato di incoscienza, che risultava nella lista dei dispersi, il cui numero è sceso da 13 a 5. La Marmolada è stata chiusa con un'ordinanza del sindaco di Canazei per una durata indefinita.
Un altro superstite della valanga della Marmolada è stato rintracciato. Si tratta di un austriaco che fa scendere il numero dei dispersi a 13, mentre le vittime rimangono 7 e i feriti 8.
L'incontro tra Mario Draghi e Giuseppe Conte si terrà nel pomeriggio. Prima del faccia a faccia, riunione del Movimento per definire la linea guida in vista dell'appuntamento con il Premier.
La spaccatura nei 5Stelle, con l'abbandono di Luigi Di Maio e le ipotesi di appoggio esterno, hanno gettato nubi nerissime sul futuro dell'esecutivo. Ne abbiamo parlato col giornalista e commentatore politico Fabio Salamida: "Il primo partito italiano del 2018 sarà l'ultimo alle prossime elezioni. Il centro ha più leader politici che voti".