giovedì, 25 Aprile 2024

Marmolada, emessa ordinanza di chiusura della zona. Sceso numero dispersi da 13 a 5: identificato un ferito recuperati 7 corpi

È stato identificato uno dei feriti senza nome, ricoverato da domenica in stato di incoscienza, che risultava nella lista dei dispersi, il cui numero è sceso da 13 a 5. La Marmolada è stata chiusa con un'ordinanza del sindaco di Canazei per una durata indefinita.

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Il primo giorno dopo la tragedia che ha interessato il ghiacciaio della Marmolada si è concluso con il triste bilancio di 7 morti, di cui 3 identificati, e 13 dispersi. Oggi, 5 luglio, riprendono le ricerche ma solo dall’alto con l’aiuto di droni dotati di termocamere ed elicotteri per individuare i dispersi e recuperarli. In azione anche un sonar capace di captare i segnali dei cellulari anche se sepolti. Ma, come spiega il Soccorso Alpino del Trentino, è “alquanto impossibile pensare che a più di 24 ore dal crollo possa esserci chi si sia salvato da un fiume di ghiaccio, sassi e rocce“. Nessuno però è intenzionato ad aggiungere quei 13 dispersi nel computo totale delle vittime, anche se gli esperti e chi conosce la montagna sanno che solo un miracolo potrebbe restituire qualcuno ancora in vita. Tuttavia, il numero dei dispersi scende da 13 a 5, infatti è stato identificato un ferito e recuperati 7 corpi.

La crisi climatica ha colpito anche la Marmolada

La Marmolada dopo un inverno con pochissima neve, una primavera e un inizio estate segnati dalla carenza di pioggia, si è trovata ad affrontare due mesi come maggio e giugno condizionati da temperature rarissime a quelle altitudini. Nell’ultimo mese, per sette volte la temperatura, ai 3343 metri di Punta Penia, ha superato i 10 gradi. Il 20 giugno si sono raggiunti addirittura i 13 gradi. Al momento del crollo, la temperatura registrava 10,7. La situazione l’ha spiegata nel dettaglio Gino Comelli, per 25 anni capo del Soccorso alpino Fassano: “In poche settimane, , sotto il ghiacciaio precipitato si è formato un accumulo immenso di acqua. Lo scioglimento che prima impiegava decenni è avvenuto in due mesi e non ha trovato una via d’uscita nei torrenti sotterranei che vediamo sgorgare ai piedi dei seracchi. La pressione dell’acqua, tra ghiaccio e roccia, si è rivelata una bomba: ha sollevato il ghiaccio fino a lanciarlo nel vuoto”. Comelli ha poi chiosato dicendo che “visti caldo e siccità, il processo non era solo evidente. Era visibile“.

Ritrovati indumenti

Nel corso delle ricerche sono stati ritrovati alcuni indumenti, non si sa se riconducibili alle vittime del disastro della Marmolada o a escursioni precedenti. Lo ha riferito Fausto Zambelli, assistente di volo del nucleo elicotteri della Provincia di Trento. Zambelli ha riferito inoltre che “si vedrà ora se e come recuperare questi reperti, e se questo significhi che vi sono delle vittime o se appartengono a escursioni storiche precedenti“.

Identificato uno dei feriti

Inizialmente inserito nella lista dei dispersi, è stato finalmente identificato uno dei feriti ricoverato da domenica presso l’ospedale di Treviso senza alcun documento. Si tratta di un ragazzo di 30 anni originario del Trentino, che si trova in prognosi riservata. presenta edema cerebrale e lesioni agli organi interni ed è ancora in stato di incoscienza.

La Marmolada off limits

Il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, ha emanato un’ordinanza di chiusura della Marmolada per una durata momentaneamente indefinita, che segue il provvedimento di chiusura parziale di domenica. Questa decisione è necessaria per poter operare in sicurezza sul luogo e allontanare i curiosi dalla zona del disastro.

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