Il presidente bielorusso ha fornito questo pomeriggio la sua versione riguardo le modalità e i contenuti dello scambio di telefonate avute con Prigozhin, prima di convincerlo a terminare la marcia sul Cremlino. Ecco come sarebbe andata la giornata.
I servizi di sicurezza russi starebbero archiviando il procedimento penale per ribellione armata nei confronti del Gruppo Wagner e del suo leader. Attacchi intensi nella regione di Zaporizhzhia, movimento di navi russe nel Mar Nero e nel Mar d'Azov.
In che modo si può affrontare la questione Putin forte, Putin debole? Sembra che, per comporre il mosaico, o quantomeno avvicinarsi a una visione completa della vicenda, sia necessario distaccarsi completamente dalla realtà e provare a ragionare soltanto su ciò che sappiamo. Ipotizzare, infine, due probabili scenari. Eppure, non basterebbe comunque.
Prigozhin sembra essere scomparso, probabilmente diretto in Bielorussia o nelle trincee del fronte ucraino. Nel suo rifugio a San Pietroburgo sono stati trovati 43 milioni in contanti. Sul fronte ucraino la situazione resta sostanzialmente invariata, ma continua la controffensiva a Mariupol.
Mosca si blinda in vista dell'arrivo delle truppe del Gruppo mercenari Wagner. Evacuati edifici pubblici. Le truppe cecene di Ramzan Kadyrov sarebbero arrivate a Rostov e starebbero attendendo ordini dl Cremlino. Poi arriva il colloquio tra Prigozhin e Lukashenko. La marcia su Mosca è finita.
Evgenij Prigozhin e le sue truppe hanno iniziato la marcia in direzione di Mosca. I militari si troverebbero ora a circa 500 chilometri dalla capitale russa. Il leader delle truppe cecene, Ramzan Kadyrov, si è schierato contro Gruppo Wagner: "Sfida allo Stato".
Alle 10 di questa mattina, 24 giugno, il capo del Gruppo mercenari Wagner, Evgenij Prigozhin, ha annunciato con un video che la città di Rostov, nella Russia meridionale, sarebbe sotto il controllo delle sue truppe. Il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, ha tenuto un discorso alla nazione. Cosa sta accadendo e perché il Paese rischia una guerra civile.
L'attentato ha causato il ferimento di 32 persone, di cui 10 in gravi condizioni. I servizi segreti russi hanno fermato Daria Trepova, 26enne russa di Pushkin, che ha confessato di essere entrata nel locale e di aver consegnato proprio a Tatarsky una statuetta contenente un grosso quantitativo di esplosivo.