Nel computer dell’uomo sono state trovate 177 foto della sua identità da predatore., molte di più le immagini delle vittime nude. Secondo le indagini sono 26 le piccole cadute nella trappola di un 30enne che è stato arrestato con 40 capi di imputazione.
Un uomo di 40 anni, che si dichiarava sui social come medico, adescava le minorenni per indurle all'anoressia. L'uomo era giĂ stato denunciato per pornografia minorile.
Protetto dall'anonimato l'uomo inviava e riceveva immagini di abusi su minori. Migliaia i file pedopornografici rinvenuti sui dispositivi in suo possesso.
Quattro minorenni e un maggiorenne sono indagati per aver diffuso in rete materiale pedopornografico. L'indagine è scattata in seguito alla scoperta del video online da parte dei genitori della vittima.
Un anno e mezzo di indagini per smantellare l’intera rete di rapporti, tra cittadini italiani e stranieri, che scambiavano sul web materiale contenente atti sessuali tra adulti e minori, violenze sessuali subite da bambini, talvolta anche neonati.
La Polizia ha individuato ed arrestato un 42enne disoccupato trovando nel suo cellulare 3mila file pedopornografici ritraenti bambini tra i 6 ed i 13 anni.
Nella Relazione annuale al Parlamento, il presidente dell'AutoritĂ per la Privacy, Pasquale Stanzione: "La tutela delle persone vulnerabili ha rappresentato il tratto caratterizzante l'attivitĂ del Garante in questo primo anno".
Stamane il blitz della Polizia di Stato ha portato all'arresto di un trentaduenne bresciano che deteneva video pedopornografici autoprodotti in cui abusava della figlia. Identificati anche 17 utenti con false credenziali.