Il cadavere è stato ritrovato in un casolare da operai dell'azienda in cui la 43enne lavorava come bracciante. Dopo i primi rilievi, gli inquirenti hanno supposto sia stata uccisa con un fucile da caccia. Non ci sono indagati e si esclude rapina e pista familiare.
In seguito all'omicidio l'uomo ha allertato il 112 e si sarebbe consegnato a una pattuglia dei Carabinieri che passavano in zona. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che sono entrati all'interno dell'appartamento al quarto piano e hanno constato il decesso della vittima.
La morte dell'uomo è al momento avvolta nel mistero, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l'accaduto e stabile le cause della morte. Sul corpo ci sarebbero ferite di arma da taglio.
L'uomo, arrestati dai militari, avrebbe anche tentato di fuoco al cadavere. I due gestivano insieme un bar in città. Stando alle prime ricostruzioni la donna è stata aggredita nel bagno per morire in camera da letto.
A quasi vent'anni dalla morte di Monica Ravizza, la mamma ci ha raccontato dello sguardo profondo di sua figlia e della ferita non rimarginabile di chi resta, una voragine da cui ha trovato la forza e il coraggio di far sgorgare "Difesa Donne: Noi ci siamo", acqua limpida per tutte quelle madri e figlie imprigionate in relazioni tossiche.
Federica Mangiapelo aveva 16 anni quando la notte di Halloween del 2012 è stata annegata dal suo fidanzato nel lago di Bracciano, ritrovata senza vita sulle sponde di Vigna di Valle all'alba del primo novembre. Sono passati 10 anni dalla sua morte e il papà Luigi, con la voce strozzata dal dolore, ci ha raccontato di lei, della sua bambina che amava la libertà e correre di fianco al tempo.
Sono iniziate le procedure di recupero del corpo che si pensa appartenga a Saman Abbass. Secondo quanto riferito dai Carabinieri, il cadavere si troverebbe in una buca dentro un casolare poco lontano dalla casa della famiglia. Dopo l'arresto del 16 novembre, oggi si è tenuta la prima udienza a carico del padre della ragazza.
Questa mattina 23 novembre a Canelli, in provincia di Asti, un 61enne avrebbe ucciso il figlio di 28 anni al termine di una lite. Sarebbe stato l'uomo ad avvertire le Forze dell'Ordine che successivamente lo hanno arrestato con l'accusa di omicidio.
Secondo la prima ricostruzione il figlio 44enne ha ucciso la madre malata di cancro e poi si è sparato. Il gesto estremo sarebbe stato compiuto per mettere fine alle sofferenze della donna, già in fin di vita.
"Sono quattro mostri e devono stare dietro le sbarre. Questa sentenza mi dà un solo po' di pace dopo tanto dolore". Cosi la mamma di Desirée Mariottini dopo la sentenza nel processo d'Appello.