giovedì, 25 Aprile 2024

Omicidio Desirée, arriva la sentenza d’Appello: confermati ergastoli e condanne

"Sono quattro mostri e devono stare dietro le sbarre. Questa sentenza mi dà un solo po' di pace dopo tanto dolore". Cosi la mamma di Desirée Mariottini dopo la sentenza nel processo d'Appello.

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Nel processo per la morte di Desirée Mariottini, la Corte d’Assise d’appello di Roma ha confermato le condanne a 27 e 24 anni per Alinno Chima e Brian Minteh, oltre a i due ergastoli per Mamadou Gara e Yussef Salia, già condannati in primo grado per omicidio, violenza sessuale e spaccio La madre della vittima ha parlato della decisione dei Giudici al termine del processo: “Speravo nella conferma delle condanne. Sono quattro mostri e devono stare dietro le sbarre. Questa sentenza mi dà un solo po’ di pace dopo tanto dolore, ma il dolore ci sarà sempre e nessuno mi ridarà mai mia figlia”. Desirée Mariottini, 16enne originaria di Cisterna di Latina, è stata ritrovata morta il 19 ottobre del 2018 all’interno di un immobile abbandonato nel quartiere San Lorenzo di Roma. Secondo le ricostruzioni dell’epoca, la ragazzina, dopo aver assunto diversi tipi di stupefacenti, sarebbe stata anche vittima di violenza sessuale da parte dei 4 indagati.

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