Ieri in serata è arrivata la sentenza per l’omicidio di Desiree Mariottini, la ragazzina di 16 anni di Cisterna Latina trovata senza vita il 19 ottobre del 2018 in un immobile abbandonato in via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo a Roma. Il corpo della vittima venne ritrovato abbandonato su un lettino con sopra una coperta; alla ragazzina sarebbe stata somministrata droga da quattro uomini, che avrebbero poi approfittato sessualmente di lei.
I giudici della Terza Corte di Assise di Roma hanno condannato all’ergastolo Mamadou Gara e Yusef Salia, mentre a 24 anni e mezzo Brian Minteh, Alinno Chima a 27 anni. Minthe è tornato libero per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Per i quattro responsabili le accuse andavano, a seconda del coinvolgimento, dall’omicidio volontario, violenza sessuale aggravata e cessione di stupefacenti a minori.
A dicembre i pm Maria Monteleone e Stefano Pizza avevano chiesto l’ergastolo per tutti e quattro gli imputati con isolamento diurno per un anno, questa sarebbe stata la sentenza auspicata dalla madre di Desiree presente ieri in aula con indosso una maglietta con la foto della figlia, che ha commentato il verdetto della Corte: “Mi attendevo quattro ergastoli, non sono soddisfatta di questa sentenza soprattutto perchĂ© uno degli imputati torna libero e questo non doveva succedere. Non ho avuto giustizia”.