Centinaia di persone sono state evacuate da Atene e incendi sono divampati nelle isole prese d'assalto dai turisti. Più di 500 Vigili del Fuoco sono a lavoro per cercare di spegnere i roghi.
Nuovo rischio di temporali e grandinate sulle regioni settentrionali fra oggi e giovedì. Ancora nella morsa del caldo il centro-sud, dove resta alta l'allerta incendi. È un'estate che rimarca la frattura fra Nord e Sud, portando comunque devastazione sul territorio italiano.
Per colpa delle fiamme sono mote 8 persone, le ultime due vittime sono uno uomo turco e la moglie, di origine tedesca. Oltre 500 persone evacuate dagli hotel. Bruciano anche la Grecia e l'Italia.
Evacuate diverse abitazioni e stabilimenti balneari, risulta che diverse persone siano rimaste ferite ed è stato allestito un punto mendico avanzato. Attivato il protocollo per le maxi emergenze.
Mario Draghi ha firmato il Dpcm con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di Protezione Civile: arriveranno in Sicilia volontari, organizzazioni nazionali per aiutare le attività di spegnimento dei roghi.
La Sicilia ha chiesto lo stato di mobilitazione nazionale per ottenere maggiori rinforzi, uomini e mezzi, per domare i vasti incendi che continuano ad avanzare. Tutti i mezzi aerei disponibili sono già in campo per spegnere le fiamme, ha annunciato il capo della protezione civile Fabrizio Curcio.
L'Italia continua a bruciare: iniziate le ultime operazioni di spegnimento rogo nell'Oristanese, mentre ad Enna, l'incendio divampato ieri, ha raggiunto Belvedere Marconi. Canadair e elicotteri della flotta regionale in azione.
Sono incalcolabili i danni causati in Sardegna, dopo 60 ore di incendi non ancora del tutto domati. Sono stati chiesti aiuti immediati al Governo. Nell'oristanese, la provincia più colpita, il paesaggio è spettrale. Dichiarato lo stato di emergenza e chiesti aiuti immediati al Governo.
Da due giorni la Sardegna è in balia delle fiamme indomabili che stanno distruggendo la provincia di Oristano, la più colpita, e Nuoro. Il numero degli sfollati continua a crescere: 400 persone a Scano di Montiferro, 50 famiglie a Santu Lussurgiu nell'oristanese. Altri 30 nuclei familiari a Borore, provincia di Nuoro.