La prima giornata di consultazioni si è conclusa con l'appuntamento delle 19 con il Partito Democratico. Letta: "Grande preoccupazione per le difficoltà di famiglie e imprese. Faremo convintamente una ferma e rigorosa opposizione".
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha chiesto che venga fatta al più presto luce sui finanziamenti di Mosca. Salvini: "I partiti che, a dieci giorni dalle elezioni, pensano alla Russia non hanno idee per il nostro Paese". Di Maio: "A Destra se le danno di santa ragione. Non sono affidabili".
Dopo un'ora e mezza di pausa, è ripresa la seduta con la replica di Draghi. "Sarà una replica breve", ha garantito il premier. "Vorrei innanzitutto ringraziare chi ha sostenuto l'operato del governo con lealtà. Sarete soltanto voi a decidere. Nessuna richiesta di pieni poteri. Per me la democrazia è parlamentare", ha precisato.
Di Maio non fa sconti: "Questa crisi ha un nome e un cognome: Giuseppe Conte". Zingaretti elegge Letta: "È l'uomo giusto per ricucire le parti". L'incontro tra il segretario del PD e Mario Draghi sconvolge il centrodestra: "Inammissibile". Per Brunetta il problema non sussiste: "Non è una vera crisi, è solo una fase di passaggio".
Difficile riuscire a partorire analisi complete riguardo alla crisi di governo occorsa ieri. Tante dinamiche sono ancora in divenire, ma alcune considerazioni, su convinzioni ribaltate e leader in preda al caos, si possono comunque fare.
Si apre la crisi di Governo, il M5S non voterà la fiducia e Draghi potrebbe dimettersi. Salvini e Meloni: "Subito al voto". Provenzano attacca il centrodestra: "Stanno provando a cogliere l'attimo"
Conte è stato oggi ospite a DigithON 2022. Ha risposto ad alcune domande e si è espresso riguardo al documento presentato a Draghi. "All'interno non ci sono né bandierine né un libro dei sogni, ci sono richieste urgenti per il Paese. Se c'è determinazione ad affrontare adesso, ok, altrimenti noi lasciamo, ma per responsabilità".
La visione politica di Draghi da una parte, le titubanze e le scelte non concordi dei promessi sposi Conte e Letta dall'altra. Il Movimento 5 Stelle si è astenuto sul Dl aiuti ed energia in quanto quest'ultimo dà il via libera a un termovalorizzatore a Roma; il Partito Democratico, al governo nella Capitale, ha votato a favore.
Il premier Mario Draghi a Genova per promuovere Pnrr. I fondi europei sosteranno la crescita del Paese che è vessato dal caro bollette; nuovo provvedimento per calmierare gli aumenti di luce e gas, che potrebbe valere tra i 5 e i 7 miliardi di euro.