Si deve arrivare a contare innumerevoli morti e feriti, prima di prendere in mano la situazione e rendersi conto della pericolosità di alcuni trasporti messi a disposizione di chiunque senza alcun controllo serrato. I monopattini elettrici che sono stati arrivati nelle città a ridosso del lockdown, sono stati un ottimo affare in matteria di traffico, velocità nei vari spostamenti, parcheggio, ma anche di pericolosità.
L’ultimo caso, due giorni fa, quello dell 13enne morto a causa di una caduta da un monopattino, che aveva chiesto di poterlo provare a un amico, ha fatto scattare la necessità di mettere in sicurezza questo mezzo e garantire una circolazione stradale adatta ai monopattini a propulsione prevalentemente elettrice.
Le proposte di legge presentate in Parlamento, in merito all’argomento, al momento sono quattro, due presentate alla Camera e due al Senato. Tra queste, per ora, solo una è in corso d’esame nella commissione dei Trasporti a Montecitorio. Il provvedimento prevedrebbe l’obbligo del casco, un limite di velocità massima a 30km orari e di essere maggiorenni.
Roberto Rosso, deputato di Forza Italia, propone il limite di velocità a 20 km orari su piste ciclabili e di 30 km orari sulle strade urbane, divieto di utilizzo del monopattino la sera, da dopo il tramonto, ribadendo la maggiore età e l’obbligo del casco.
Non sarà obbligatorio portare il casco sui monopattini solo ai minorenni a Firenze, come ora, ma dal primo dicembre, sarà obbligatorio per chiunque in Toscana, almeno questo è ormai l’indirizzo preso in Regione. Nonostante i pareri discordanti sull’effettivo rispetto di questa ordinanza, l’obbligo del casco potrebbe presto estendersi a macchia di leopardo.
Ma il tema dei limiti di velocità è trasversale e riguarda ormai non solo i monopattini; quello di rallentare i flussi di traffico nel nome della sicurezza e del clima sta diventando argomento di discussione non solo in Italia. Dopo Grenoble, Lille e Montpellier, la stretta arriva infatti anche a Parigi. Ormai da qualche giorno, il limite di velocità non è più di 50 km orari, ma è sceso a 30 km orari, questo per migliorare la sicurezza stradale, far calare l’inquinamento acustico e adattare il funzionamento della capitale ai cambiamenti climatici.