La Camera dei Deputati ha approvato ufficialmente il dl Superbonus. Con 150 voti favorevoli e 109 contrari, il provvedimento è diventato legge. Durante la...
La Camera dei Deputati ha respinto la mozione di sfiducia presentata nei confronti del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, con 211 voti contrari, 129 a favore e 3 astenuti. L'accusa principale contro Salvini riguardava i suoi rapporti con Russia Unita, suscitando l'attenzione delle opposizioni.
Oltre lo stanziamento erroneo di 450 milioni di euro per l'Anci, la Ragioneria dello Stato ha avanzato 44 correzioni al testo, che torna in Commissione, sempre per problemi di coperture. Il voto di fiducia slitta al 24 dicembre.
Dopo undici ore è terminata la commissione Bilancio della Camera sulla manovra. Gli emendamenti dei relatori ancora non sono stati depositati. Tra le modifiche c'è CartaG che sostituirà 18app e cambieranno i parametri per l'assegnazione del bonus cultura. Per i pagamenti elettronici si valuta un fondo ristori con le banche.
Proseguono le audizioni da parte di Camera e Senato per ascoltare le opinioni delle diverse parti sociali coinvolte. Durante il secondo round, tanto BankItalia quanto Istat hanno sottolineato alcune criticità relative alle misure fiscali, tetto contante e pos, ma anche a Reddito di Cittadinanza e disparità di trattamento tra dipendenti e autonomi, con i primi di gran lunga sfavoriti sui secondi.
Al momento i dispersi si confermano quattro, gli sfollati dopo la frana sono 290. Crescono i timori per la nuova ondata di maltempo, attesa per le prossime ore. Solidarietà dagli operai della ex Whirpool.
Dopo aver incassato la fiducia alla Camera con 235 voti a favore e 154 contrari, il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni andrà alla prova di Palazzo Madama. La discussione inizierà alle ore 13; mentre alle 16:30 è prevista la replica del Presidente del Consiglio. Successivamente, intorno alle 19, seguiranno le dichiarazioni sul voto di fiducia.
La prima tappa del nuovo Governo appena formatosi avrà luogo oggi, martedì 25 ottobre, quando Giorgia Meloni renderà le dichiarazioni programmatiche a Montecitorio e successivamente consegnerà il testo delle stesse a Palazzo Madama. La linea sembra chiara: forte linea europeista e atlantista, sempre declinata agli "interessi degli italiani".