Lo Stato Maggiore della Difesa italiano ha fatto sapere che un team militare è impegnato nell’evacuazione degli afghani che hanno collaborato con i Ministeri della Difesa e degli Esteri. I collaboratori saranno portati via dall’Afghanistan per il tramite di un ponte aereo con voli commerciali domani, ponte aereo che proseguirĂ dal 17 con aerei Kc767 dell’Aeronautica Militare. Il team “rimarrĂ operativo presso l’aeroporto di Kabul fino all’imbarco dell’ultimo collaboratore e fin quando le condizioni di sicurezza lo consentiranno”.
“Militari del Comando operativo di vertice interforze – fa sapere lo Stato Maggiore -, opportunamente supportati da elementi dell’Esercito, raggiungeranno la capitale afghana a bordo di un KC767 dell’Aeronautica Militare e avranno il compito di dirigere e coordinare a Kabul il rientro in Patria del personale diplomatico, dei connazionali e dei collaboratori afghani”. Un KC767 dell’Aeronautica Militare arriverĂ quindi in Italia giĂ domani. Il dispositivo militare del Comando operativo di vertice interforze, quando l’evacuazione sarĂ completata, lascerĂ l’Afghanistan con un C130.
L’immagine dell’elicottero americano che sorvola i cieli di di Kabu,l portando via con sĂ© funzionari e diplomatici, è giĂ diventata il simbolo delle ultime frenetiche ore in Afghanistan. Mentre i Talebani prendono il controllo anche della Capitale, annunciato dallo stesso ministro dell’Interno afghano, le diplomazie di tutto il mondo svuotano in fretta e furia gli uffici, pochissimo il personale rimasto ancora sul posto, ed è comunque solo questione di ore ormai. Il presidente afghano Ghani ha lasciato il Paese.
“La transizione sarĂ pacifica” annuncia un portavoce dei miliziani; un drappello è entrato nel Palazzo presidenziale, secondo quanto ha riferito la Cnn. I Talebani, stando a quanto riferito da un portavoce dei miliziani, rispetteranno i diritti delle donne; a suo dire potranno lavorare e studiare. Proclami, come la storia dei vincitori insegna.
Gli Usa hanno fatto sapere che chiuderanno l’ambasciata a Kabul entro martedì, resterĂ solo un esiguo numero di addetti diplomatici, tra cui anche l’ambasciatore, per ora nell’aeroporto di Kabul. Lo staff dell’ambasciata svedese è ormai prossimo al decollo, questione di ore, lunedì partirĂ l’ambasciatore del Regno Unito, cui seguirĂ a stretto giro quello tedesco, al cui seguito partirĂ il personale afghano che lavora per l’ambasciata.
Eccezione al fuggi fuggi generale è l’ambasciata russa, che resta invece operativa: la diplomazia di Mosca sta lavorando per la convocazione di d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu.