martedì, 30 Aprile 2024

PNRR, la ministra Cartabia: “Risorse europee a rischio senza riforma della Giustizia”

La ministra della Giustizia interviene alla Camera sulla durata dei processi e la prescrizione. A rischio i soldi dell'Europa

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Nella riunione di oggi alla Camera dei deputati, di fronte a membri e capigruppo della Commissione Giustizia, la guardasigilli Cartabia sottolinea l’urgenza di una riforma della Giustizia: “Sulla durata dei processi il Governo si gioca i 2,7 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinati alla Giustizia e i 191 destinati a tutta la rinascita economica e sociale italiana“.

Poi chiama a raccolta gli attori del mondo della Giustizia: “Nessuno ce la può fare senza il contributo, l’impegno, l’entusiasmo e la disponibilità di tutti, tanto a livello politico quanto giudiziario. Ma dobbiamo farcela”. E spiega come: “Per quanto riguarda la Giustizia, gli obiettivi sono chiari: in cinque anni dobbiamo ridurre del 40% i tempi dei giudizi civili e del 25% quelli dei giudizi penali. Sono obiettivi davvero ambiziosi. Ma se non accetteremo di cambiare il nostro modo di svolgere i compiti istituzionali e professionali, mancheremo gli obiettivi che la Commissione ci richiede quanto alla durata dei processi; e l’Italia dovrà restituire quella imponente cifra che l’Europa sta per immettere nella vita economica e sociale del Paese“.

La ministra della Giustizia conclude: “L’eccessiva durata dei processi determina due disfunzioni che costituiscono violazioni di principi costituzionali ed europei. La prima è quella dell’eccessivo numero di processi conclusi con la prescrizione. Che frustra la domanda di giustizia da parte delle vittime. La seconda disfunzione è quella dello Stato che manca al suo compito di assicurare l’amministrazione della Giustizia“.

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