lunedì, 6 Maggio 2024

Israele, blitz all’interno dell’ospedale Al-Shifa di Gaza. Hamas: “Gli USA hanno dato il via libera ad Israele per nuovi massacri”

Le Forze di Difesa Israeliane hanno attuato un raid presso la struttura, entrando con i carri armati all'interno del complesso. L'ospedale sarebbe stato utilizzato da Hamas come deposito di armi ed esplosivi. Messe in atto perquisizioni ed interrogatori al personale e ai civili. Hamas denuncia il ruolo degli USA e il fallimento delle Nazioni Unite nella protezione dei palestinesi.

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Durante la notte tra martedì 14 e mercoledì 15 novembre le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno messo in atto un blitz presso l’ospedale Al-Shifa, che già da giorni era al centro di numerose segnalazioni umanitarie per le insostenibili condizioni di medici e pazienti. Si sarebbe trattato di un’operazione “precisa e mirata”, condotta “sulla base di informazioni di intelligence e di una necessità operativa”, hanno spiegato le IDF in una nota. L’ospedale infatti sarebbe stato utilizzato da Hamas come deposito di armi, esplosivi e beni, nonché come rifugio per i soldati. L’IDF aveva più volte “avvertito pubblicamente che il continuo uso militare dell’ospedale di Shifa da parte di Hamas” avrebbe avuto conseguenze, mettendo “a repentaglio il suo status protetto dal diritto internazionale”.

Nella nota è stato specificato che Israele “ha concesso tutto il tempo necessario per fermare questo abuso illegale dell’ospedale“, facendo precedere il blitz da un’ultima comunicazione a tutte le autorità competenti di Gaza, con la richiesta di far cessare le attività militari all’interno della struttura entro 12 ore. “Sfortunatamente non è successo”. A seguito delle evacuazioni su larga scala del personale e dei pazienti, le IDF hanno lanciato l’ultimatum: “Invitiamo tutti i terroristi di Hamas presenti nell’ospedale ad arrendersi”. Carri armati puntati contro Al-Shifa, direttamente dall’interno del complesso ospedaliero, scontri a fuoco tra i militari nel cortile, finestre rotte. Questo lo scenario descritto alla CNN da un giornalista dell’agenzia palestinese Wafa. Secondo quanto riportato vi sarebbero ancora centinaia di medici e pazienti ad Al-Shifa,  da sommare a migliaia di civili che dall’inizio del conflitto si erano recati presso la struttura per trovare riparo dagli attacchi aerei e terrestri.

Per il momento non sono emerse informazioni riguardo alla possibile presenza di ostaggi all’interno dell’ospedale, ma secondo le intelligence a seguito dell’operazione potrebbero essere acquisiti dati rilevanti a riguardo. I soldati israeliani, infatti, avrebbero interrogato il personale medico e paramedico, oltre ai pazienti e ai civili, per raccogliere quante più dichiarazioni possibili riguardo alle attività di Hamas. Successivamente, ha comunicato al-Jazeera, sarebbe stato chiesto a tutti di radunarsi nel cortile per essere trasferiti, anche se non è chiaro dove queste persone sarebbero state trasportate. I soldati avrebbero fatto irruzione nel pronto soccorso, nel reparto di chirurgia specializzata e nel reparto di maternità- ha scritto al-Jazeera- specificando che le perquisizioni sarebbero state perpetrate “stanza per stanza, corridoio per corridoio“. I carri armati delle IDF sarebbero stati altresì utilizzati per consegnare all’ospedale incubatrici per neonati e altre forniture mediche, mettendo a disposizione anche alcune squadre di medici e soldati di lingua araba per fornire il sostegno necessario.

Hamas ha risposto con una dichiarazione di denuncia nei confronti di Israele e degli Stati Uniti. L’attacco all’ospedale infatti è stato interpretato come l’ennesimo segnale di azione congiunta tra le due nazioni, considerate ambedue responsabili del raid svolto all’interno di una struttura già sensibile e allo stremo. Secondo le affermazioni dell’organizzazione islamista l’evento costituirebbe anche un grave fallimento da parte delle Nazioni Unite nella tutela dei palestinesi. “Il silenzio dell’ONU e il tradimento di molti Paesi e regimi non dissuaderanno il nostro popolo palestinese dall’aggrapparsi alla propria terra e ai propri legittimi diritti nazionali”. Secondo Hamas gli Usa avrebbero dato a Tel Aviv “il via libera per commettere ulteriori massacri contro i civili”, alimentando la “falsa narrativa” per cui Al-Shifa sarebbe stato sfruttato come centro di controllo e comando militare. Di fatti, nella giornata di ieri la Casa Bianca e il Pentagono, congiuntamente con le autorità israeliane, avevano rilasciato dichiarazioni su come Hamas avesse monopolizzato l’ospedale a proprio favore– dichiarazioni che sono state respinte sia dai funzionari ospedalieri sia dalla stessa Hamas. Al momento le vittime palestinesi si assommerebbero a 11.320 persone, di cui 4650 bambini.

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