martedì, 23 Aprile 2024

Elezioni in Brasile, Lula vince per un soffio: “Hanno cercato di seppellirmi vivo ma ha vinto il popolo”

"Ho avuto un processo di resurrezione politica incredibile". Queste le prime parole di Lula dopo la vittoria. "Sono qui per governare questo Paese in un momento particolarmente difficile. Sono certo che insieme riusciremo a trovare le risposte giuste".

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Luiz Inacio Lula Da Silva è il nuovo Presidente del Brasile. Questo il verdetto del ballottaggio di questa notte. Il leader del Partito dei Lavoratori ha battuto il suo sfidante, Jair Bolsonaro, sulla linea del traguardo, con il 51% dei voti contro il 49% dell’avversario. Notte di festeggiamenti in tutto il Paese, con diversi leader internazionali che si sono congratulati con il nuovo Presidente per la vittoria di queste tesissime elezioni, in diverse occasioni definite le più importanti nella storia del Brasile dalla caduta della dittatura. Caroselli di auto e moto hanno colorato le strade delle principali città brasiliane. A Rio, la vittoria di Lula è stata accolta con fuochi d’artificio e urla di gioia. Vasti festeggiamenti si sono visti anche a San Paolo, dove migliaia di persone si sono riversate in massa sull’avenida paulista per celebrare la vittoria del candidato socialista. Messaggi d’affetto sono arrivati dal presidente americano, Joe Biden, dal leader della NUPES francese, Jean-Luc Mélenchon, dal capogruppo di Unione Popolare, Luigi De Magistris, dal segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, e dal presidente venezuelano, Nicolàs Maduro. Anche il Papa si è congratulato.

Bolsonaro è il primo presidente nella storia carioca a fallire nel tentativo di rielezione. Le sue politiche vessatorie nei confronti di una larga fetta della popolazione nazionale hanno contribuito in maniera determinante a spostare il baricentro elettorale verso il suo avversario che, d’altro canto, è stato in grado d’interpretare al meglio gli attuali bisogni del Paese, almeno durante la campagna elettorale. In una Nazione così divisa, tuttavia, e in un contesto così polarizzato, opposti sono anche gli umori della gente. Se da un lato i sostenitori di Lula, infatti, non hanno fatto mancare le proprie manifestazioni di gioia per il risultato delle urne, dall’altro i fedelissimi di Bolsonaro hanno mal digerito la vittoria della sinistra e già minacciato di non riconoscere come legittimo il nuovo Presidente. 

Lula: “Hanno cercato di seppellirmi vivo. Governerò per 215 milioni di brasiliani”

“Hanno cercato di seppellirmi vivo. Ma ho avuto un processo di resurrezione politica incredibile”. Queste le prime parole di Lula dopo la vittoria. “Sono qui per governare questo Paese in un momento particolarmente difficile. Sono certo che insieme riusciremo a trovare le risposte giuste”, ha aggiunto. “La ruota dell’economia girerà di nuovo per tutti. Basta con il razzismo e il pregiudizio di Bolsonaro. La mia politica sarà inclusiva. Governerò per 215 milioni di brasiliani. Non ci sono due Paesi. Siamo una sola, grande, Nazione”.

“Dal 1 gennaio governerò per tutti. Anche per chi non mi ha votato. È giunto il momento di riunire questa famiglia, che altri hanno cercato di disunire. Dobbiamo deporre le armi. Nessuno vuole vivere in un Paese perennemente in guerra. Non è soltanto la mia vittoria, o quella del mio partito. ma è la vittoria di un immenso movimento democratico. Oggi c’è un unico vincitore: il popolo brasiliano”, ha continuato. Bolsonaro, invece, ha mantenuto il silenzio dopo la sconfitta. Il leader di estrema destra non si è ancora pronunciato dopo la chiusura dello scrutinio. Si è isolato, per il momento, nel palazzo presidenziale di Brasilia e non risponde alle telefonate di nessun alleato. Nessuna dichiarazione è arrivata neppure dalle personalità a lui più vicine. Nè da suo figlio Eduardo, che gli cura la comunicazione.

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