giovedì, 18 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Kiev: “Evacuazioni da Kherson sono deportazioni”. Putin: “Scontro con Nato sarebbe catastrofe globale”

Il sindaco di Kharkiv ha annunciato che nella città si sono udite diverse esplosioni, stessa cosa fanno sapere i russi a Belgorod, dove oggi, 14 ottobre, ci sono stati sette bombardamenti. Kiev: "Mosca ha 300 droni iraniani. Aspettiamo sistemi antiaerei da Germania e Usa". Putin ad Astana: "Turchia ed Emirati Arabi mediatori importanti".

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Il cielo di Kharkiv si fa sempre più grigio. Il sindaco Ihor Terekhov ha annunciato via Telegram che nella città si sono “udite diverse esplosioni, subito dopo l’annuncio dell’allerta aerea“. La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa Unian. Intanto i media locali hanno fatto sapere che, mentre gli uomini della Federazione cercano di evacuare i civili da Kherson, l’esercito di Kiev starebbe preparando una nuova controffensiva nella zona. Stessa situazione di distruzione a Belgorod, città russa sul confine ucraino che, secondo Mosca, sarebbe tornata da ieri, 13 ottobre, nel mirino e sotto il fuoco incrociato delle truppe di Zelensky. Solo oggi nell’area si sono sentite ben sette bombardamenti, uno segnalato alle 12:50, ora locale, nel cuore di Belgorod e gli altri sei nei successivi 20 minuti. Lo ha riportato l’inviato sul posto dell’agenzia di stampa Ria Novosti. Per quanto riguarda le manovre di evacuazione in atto a Kherson, un membro ucraino del Consiglio regione ha denunciato Mosca, dicendo che si tratterebbe in realtà di vere e proprie “deportazioni”. Il rappresentante di Kiev ha invitato tutti i residenti a recarsi nel territorio controllato dall’Ucraina, dissociandosi da ciò che pare stiano commettendo “i collaborazionisti filorussi”.

Kiev: “Mosca ha 300 droni iraniani. Noi aspettiamo sistemi antiaerei da Germania e Usa”

“La Federazione russa ha attualmente in servizio circa 300 droni iraniani“, ha comunicato il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov, citato dall’agenzia di stampa Unian. “Mosca ha già esaurito più di due terzi delle sue scorte di missili ad alta precisione”, ha aggiunto sul suo canale Telegram. Reznikov ha inoltre fatto sapere questo mese arriveranno a Kiev i primi sistemi di difesa antiaerea tedeschi, quasi tutti di tecnologia Iris-T, e gli equipaggiamenti missilistici antiaerei Nasams made in Usa.

Putin: “Erdogan mediatore importante. Non vedo la necessità di dialogare con Biden”

Il presidente russo Vladimir Putin ha reso nuove algide dichiarazioni in occasione della conferenza stampa che si è tenuta oggi, 14 ottobre, ad Astana, in Kazakistan, a seguito del summit di ieri con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Stando al Capo del Cremlino, il presidente della Turchia “è un mediatore importante, soprattutto nello scambio di prigionieri“; ha poi aggiunto che anche “gli Emirati Arabi Uniti si sono offerti di svolgere un ruolo di mediazione e noi gli siamo grati per questo”. Putin ha spiegato di non vedere attualmente “la necessità di avere negoziati con Biden in Indonesia”, precisamente a Bali, dove si terrà il 15 novembre il prossimo G20. ”Non è il momento di parlarne, dobbiamo ancora vedere come e se Mosca parteciperà” al meeting internazionale, ha aggiunto.

Putin: “Scontro con Nato sarebbe catastrofe globale”

I giornalisti hanno chiesto al capo di Stato quando è prevista la fine della mobilitazione parziale avviata in Russia e lui ha risposto che verrà ”completata entro due settimane”. Per quanto riguarda i rapporti che intercorrono tra la Federazione e la Nato tutto pare sia sempre più in bilico, ma Putin ha dichiarato che “uno scontro diretto” con l’Alleanza atlantica “sarebbe un passo molto pericoloso che porterebbe a una catastrofe globale“, augurandosi “che siano abbastanza intelligenti da non farlo”. Il leader è poi tornato a parlare dell’attentato al ponte di Crimea avvenuto l’8 ottobre scorso: “In questo momento non ritengo che ci sia bisogno di attacchi massicci in Ucraina, siamo pronti a chiudere il corridoio del grano se sarà confermato che gli esplosivi utilizzati per quell’attacco siano stati inviati da Odessa“.

Ue: “In arrivo sesto pacchetto da 500 milioni per Kiev”

Lunedì 17 ottobre si terrà a Lussemburgo il Consiglio dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e in quella occasione verrà varato “il sesto pacchetto da 500 milioni di sostegno nell’ambito dello European Peace Facility che porterà la nostra assistenza militare all’Ucraina a un totale di 3,1 miliardi di euro”. Lo ha fatto sapere un alto funzionario Ue. “La tranche sarà la stessa delle precedenti, ovvero la consegna delle armi sarà effettuata dagli Stati membri, ma si baserà su un approccio basato su ciò di cui gli ucraini hanno bisogno per il sistema difensivo”.

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