sabato, 27 Aprile 2024

Emergenza migranti, la nave “Diciotti” salva 320 persone. Morte 3 bimbe e 3 donne su barca diretta a Pozzallo

La nave Diciotti della Capitaneria di Porto ha soccorso e fatto sbarcare a Crotone 320 migranti. Su una barca diretta a Pozzallo, invece, sono morte di sete tre bambine e tre donne, mentre gli altri 26 a bordo hanno riportato ustioni dovute alla lunga permanenza al sole.

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La Guardia Costiera ha fatto sbarcare al porto di Crotone, questo pomeriggio 12 settembre, 320 migranti che sono stati soccorsi dalla Capitaneria di Porto nella giornata di ieri al largo delle coste della Sicilia. A bordo del peschereccio c’erano circa 200 adulti e 100 minori, tutti provenienti dall’Egitto e dalla Siria. Una volta raggiunta l’imbarcazione, i militari hanno trasportato a bordo della nave Diciotti tutti i naviganti e si è diretta verso il porto di Crotone. L’ufficio immigrazione della Questura si è affidato ai medici dell’Azienda Sanitaria Calabrese e alle foto segnaletiche della Polizia Scientifica per controllare lo stato di salute dei migranti, e in tre presentavano pregresse amputazioni agli arti. La Croce Rossa di Crotone ha distribuito cibo e acqua agli uomini, prima di farli salire sull’autobus che li ha condotti all’isola di Capo Rizzuto. Tre persone invece sono state accompagnate in ospedale dalle ambulanze di Suem-Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza in Italia con ustioni ai piedi.

Tre bimbi e tre donne morte di sete su un barcone

Se tra gli arrivi a Crotone e Catania non ci sono state perdite, per un barcone diretto verso Pozzallo il bilancio delle vittime è di due bimbe di 1 e 2 anni, una 12enne e tre donne. La loro barca era in mare da diversi giorni, e sono stati soccorsi da un peschereccio. A dare notizia dell’accaduto è la rappresentante per l’Unhcr-Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Chiara Cardoletti: “Sei rifugiati siriani, tra cui bambini, donne e adolescenti, hanno perso la vita in mare. Sono morti di sete, fame e gravi ustioni. Questo è inaccettabile. Rafforzare i soccorsi in mare è l’unico modo per prevenire queste tragedie”.

Le restanti 26 persone sono in gravissime condizioni, dopo che hanno riportato profonde ustioni dovute alla lunga permanenza al sole. Secondo la prima ricostruzione, sembrerebbe che la barca fosse partita dalla Turchia lo scorso 30 agosto con a bordo diversi cittadini siriani e afghani. Dopo qualche giorno di viaggio, è rimasta senza carburante ed è stata trascinata verso la Libia. Dopo essere stati soccorsi dalla nave da carico Arizona, i sopravvissuti sono stati trasferiti sulla motovedetta Cp 325 della Guardia Costiera che li ha portati a 67 miglia a Sud Est di Porto Palo.

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